Il Catanzaro promosso in Serie BKT dopo un assenza durata 17 anni, a seguito di una stagione da record, ha scelto di muoversi sul mercato secondo una direttrice ben precisa: la ricerca dei giovani di valore, con l’obiettivo di risaltare le loro spiccate qualità.
Una delle operazioni più intelligenti e intriganti concluse dalla dirigenza giallorossa è l’arrivo in prestito del classe 2003 Andrea Oliveri. Nell’ultima stagione il giocatore si è dovuto accontentare di scampoli di gare all’interno delle gerarchie molto competitive della rosa del Frosinone che ha vinto il campionato, ma con un anno di esperienza in più è pronto a ritagliarsi uno spazio maggiore col club calabrese.
Il punto forte del ragazzo scuola Atalanta è la duttilità: formatosi come incursore-trequartista palesando una spiccata attitudine alla finalizzazione delle azioni, negli anni è stato in grado di reinventarsi come laterale di destra in un centrocampo a cinque. L’adattabilità a contesti tatticamente variegati, però, non finisce qui. Nell’arco della breve carriera a livello giovanile ha dimostrato di poter risultare tatticamente utile e tecnicamente valido sia giocando nei 3 di centrocampo che anche da esterno alto in un tridente. Un classico esempio di diamante grezzo, alla cui portata ha tanti compiti e la cui generosa predisposizione alla versatilità va plasmata da un allenatore esperto come Vincenzo Vivarini. A lui spetterà il dovere di dare identità a Oliveri, evitando che troppi diversi input sin qui ricevuti possano confonderlo e minarne le prospettive.
Palermitano di nascita, miglioratosi nel controllo e nella gestione della palla grazie agli inizi col calcio a 5, il ragazzo è una delle tante creature del settore giovanile orobico.
Proprio in nerazzurro il suo ruolo negli anni è mutato per ragioni di natura fisica. Una tale facilità di corsa e resistenza fisica risultava sprecata col posizionamento dietro le punte. Da qui nasce l’intuizione del tecnico Massimiliano Brambilla, che gli chiede di arretrare e allargare il raggio d’azione senza rinunciare alle proprie caratteristiche. Oliveri studia molto la fase difensiva, ma attacca come sempre. A testa alta, con visione e qualità. Risulterà un’arma devastante nel contesto della Primavera (50 partite impreziosite da 7 gol e 8 assist) e sarà la sua completezza a stregare il direttore Guido Angelozzi che chiese il prestito al Frosinone.
Adesso la sua conoscenza teorica della Serie BKT è tutt’altro che trascurabile, ma anche quella pratica non va sottovalutata. Condividere lo spogliatoio e gli allenamenti ad alta intensità con compagni di squadra che hanno saputo dominare uno dei tornei cadetti più competitivi di sempre, potrebbe aver generato la pazienza e l’esperienza necessarie per prendersi un ruolo da protagonista i Calabria.
Il Catanzaro ha scommesso sulle doti di Andrea Oliveri e sulla capacità di valorizzare calciatori in queste categorie di mister Vivarini. L’allenatore ha dimostrato negli anni sotto ogni punto di vista di non privarsi mai degli elementi più talentuosi a disposizione. In un organico in cui il talento non manca, ma la cui età media si sta abbassando, sarà fondamentale il lavoro di chi allena il gruppo, considerando soprattutto l’impatto col nuovo campionato.
Andrea Olivieri in giallorosso può completarsi, vincendo una sfida ricca di potenziale e fascino.