Due maglie, un ex. Modena-Brescia insieme ad Adani

Sabato la Serie B ConTe.it metterà di fronte le due squadre con il maggior numero di partecipazioni al campionato cadetto: Modena e Brescia. A presentarci la sfida è un ex di entrambe: Daniele Adani.

 

 

Daniele Adani è uno che il calcio lo segue da vicino, lo ama e, naturalmente, lo ha anche giocato ad altissimi livelli. Uno che tra A e B gioca 349 partite e arriva pure in Nazionale non è uno qualunque. E questa sua esperienza adesso la trasmette agli altri in altre vesti, quelle dell’opinionista e del commentatore tv oltre che dell’allenatore. Tutti hanno potuto ammirare le sue conoscenze e la sua preparazione agli ultimi mondiali brasiliani ma anche prima lo si poteva ascoltare seguendo la Copa Libertadores o il campionato argentino.

Ma forse in pochi ricordano come la carriera di Adani sia nata in una squadra, il Modena, che proprio nel prossimo turno affronterà una delle compagini in cui il difensore di Correggio ha scritto le pagine più importanti della sua carriera: il Brescia.

Proprio per questo motivo abbiamo voluto presentare questa “classica” della Serie B ConTe.it (108 presenze nel campionato cadetto complessive) insieme a lui.

Nel 1991 un giovanissimo Daniele Adani esordiva diciottenne con la maglia del Modena in B. Che ricordo ha di quel periodo?

Di Modena ho il ricordo di un’esperienza fantastica, che segna il passaggio tra l’adolescenza e il mondo dei grandi. Si tratta di qualcosa che a livello umano ti tocca e ti segna per sempre. Se ripenso a quel periodo mi viene subito in mente come i sacrifici fatti da ragazzo mi abbiano portato a diventare un professionista e questo grazie alle opportunità avute in gialloblu. Sebbene abbia sempre vissuto quella parte della mia vita vivendo giorno per giorno, non potevo fare a meno di iniziare a pensare a me come un ragazzo che stava realizzando il suo sogno per cui la soddisfazione, ancora adesso, è grandissima.
Dopo Modena il trasferimento al Brescia, passando per la Lazio seppur senza giocare. In Lombardia ha vissuto forse una delle pagine più importanti della sua carriera ed è arrivata la definitiva consacrazione nel calcio che conta. Cosa le resta di quell’esperienza?

Brescia rappresenta per me la seconda tappa. Non si trattava più del ragazzino che cresce e diventa uomo, stavo compiendo il passaggio da giovane promessa a vero e proprio calciatore. La vita da professionista, la Serie A, sono tutte cose che fanno capire come si possa raggiungere un traguardo attraverso l’ambizione e il sacrificio. Sicuramente quella lombarda è stata una tappa fondamentale per la mia carriera e, anche in questo caso, non posso che ricordare con piacere quei giorni.
Sabato Modena e Brescia si sfideranno in una gara piuttosto delicata, soprattutto per la squadra del suo ex compagno Crespo. Che gara potrà essere?

Secondo me sarà una partita in cui servirà coraggio ed equilibrio da entrambe le parti, ma solo chi ne avrà di più potrà centrare il bersaglio grosso. Il Modena in questa stagione ha già affrontato delle gare che potremmo definire “spartiacque” e le ha sempre giocate con grande carattere. Penso alla sfida col Novara, a quella con il Bari. Quindi le qualità per mettere sotto avversari anche più attrezzati ci sono ma si deve puntare molto sulla grinta e sulla voglia di fare aggredendo gli avversari per tutto il match. Dall’altra parte c’è però un Brescia che ha talento ed è sprezzante. La squadra di Boscaglia quando scende in campo senza paura mette in difficoltà tutti ma essendo una squadra giovane può capitare ogni tanto qualche giro a vuoto. Come ho detto, tutto dipenderà dal coraggio di proporre il proprio gioco senza però perdere il giusto equilibrio tattico. In questo senso credo sia un match assolutamente aperto a qualsiasi risultato.
Infine una domanda su questa Serie B Conte.it, sempre ricca di sorprese, di spettacolo ma anche di giovani talenti. Cosa pensa di questo campionato?

Il campionato cadetto è sempre avvincente, con squadre che si alternano sia nella parte alta sia in quella bassa della classifica e questo non può che far bene allo spettacolo ma, più in generale, al calcio. La B resta una vetrina importante per chi ha il coraggio di proporre idee nuove e il proprio gioco perché dopotutto chi lavora tanto sotto questo aspetto prima o poi raccoglie i frutti. Parlo del Crotone, che non è in alto per caso. Li ci sono idee, progetti, oltre a giovani di grande spessore. E questa è un’altra caratteristica di questo campionato: si punta molto sulle promesse del calcio italiano.

Per raggiungere grandi traguardi sicuramente i nomi e l’esperienza aiutano tantissimo ma poi ci sono delle situazioni speciali che si vengono a creare grazie all’empatia della squadra e all’organizzazione visto che il filo tra zona play off e zona play out è sempre sottile e tutto può cambiare in poco tempo.

Nella foto La Presse Daniele Adani indossa la maglia azzurra della Nazionale

 

 

 

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