5 curiosità sullo stadio Druso di Bolzano

Lo stadio del Südtirol, una nuova scoperta per la Serie B

Nella foto lo stadio Druso

 

Lo Stadio Druso di Bolzano è il teatro delle partite casalinghe del Südtirol nel primo storico anno in Serie BKT. Un impianto messo in piedi negli anni ’30 che da sempre rappresenta il punto centrale per gli appuntamenti sportivi di Bolzano.

Come per ogni squadra al primo anno di cadetteria della propria storia, il Südtirol e il suo stadio sono circondati di estrema curiosità, in effetti l’impianto di gioco è un esempio molto particolare per il calcio italiano, sia per le dimensioni ridotte che per il panorama che si può ammirare dalle due tribune.

Come ogni stadio italiano, anche il Druso di Bolzano conserva diverse curiosità da scoprire.

  1. Il motivo dietro la scelta del nome

Lo Stadio Druso è intitolato al politico e militare romano Nerone Claudio Druso. Un caso particolare di un impianto sportivo col nome di un personaggio vissuto negli anni prima di Cristo. Nella fattispecie Druso fu il protagonista della costruzione del primo ponte, il Pons Drusi, sul fiume Isarco nell’area che attualmente è occupata dalla città di Bolzano.

Un evento datato 14 a.C. durante le guerre Retico-Germaniche. A distanza di più di 1900 anni la scelta di intitolargli l’impianto sportivo più utilizzato della zona.

  1. Capienza e lavori di ristrutturazione

Lo Stadio Druso ha una capienza di 5.500 posti di cui 600 dedicati al settore ospiti. Lo stadio ha ricevuto lavori di ristrutturazione per la prima volta nel 2000, mentre è dal 2019 che l’impianto ha avuto il rifacimento più massiccio. Le tribune sono state completamente rinnovate ed ampliate mentre il campo è stato spostato e nel rettangolo di gioco è stato installato un moderno ed efficace sistema per riscaldare il manto erboso.

Un’opera certosina di ammodernamento che il Südtirol ha messo in atto negli ultimi anni a testimonianza dell’importanza del progetto altoatesino messo in essere in ognuna delle sue componenti. Un impianto all’altezza dei più moderni che si è fatto trovare pronto all’esordio con la Serie BKT.

  1. Le squadre che ci giocano

Lo Stadio Druso ha ospitato per più di 80 anni le partite casalinghe del Bolzano. Dal 2000 è subentrato il Südtirol che, grazie al grande progetto sportivo coronato col sogno della Serie B, è stato col tempo il maggior fruitore dell’impianto.

Dal 2015 lo stadio Druso ospita le gare della Virtus Bolzano, club nato dalla fusione del Bolzano con la squadra Virtus Don Bosco. Oltre alle maggiori squadre della zona, il Druso è il punto di riferimento anche per diverse squadre dilettantistiche ed è teatro delle finali sempre per dilettanti.

  1. Il Giro d’Italia

Oltre ad ospitare partite di calcio, e in poche occasioni anche altri sport come il football o l’atletica leggera, il Druso di Bolzano ha un ottimo rapporto con il ciclismo.

Negli anni 50 infatti, lo stadio ha accolto alcune tappe del Giro d’Italia. Sono state 3 in totale (1949, 1952 e 1953), la curiosità è che in tutti i casi a vincere è stato Fausto Coppi.

  1. I concerti ospitati

La regina del rock an roll Tina Turner, in un tour dedicato ai suoi fans europei, fece tappa proprio allo Stadio Druso di Bolzano.

Era il 16 agosto 1990 ed una folla impazzita accolse con gioia le 19 canzoni cantate da Tina Turner proprio al Druso. L’impianto ha accolto concerti di altri artisti come Vasco Rossi e Laura Pausini ma il picco più alto è stato sicuramente quello dell’artista straniera.

Uno stadio ricco di storie che si intrecciano, di riferimenti leggendari e di narrazione sportiva. Un’occasione per visitare uno stadio diverso da molti impianti italiani, in una città come Bolzano, da visitare assolutamente in questa stagione di Serie BKT.  

 

 

 

 

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