Da ragazzino non c’era solo il calcio
Nato a Massa il 13 novembre 1996, il giovanissimo Enrico ha convissuto nella cornice della passione di famiglia il calcio e il ciclismo. In questo secondo caso c’entra tanto il padre, ciclista amatoriale, che è poi stato “costretto ad arrendersi” alla scelta del figlio verso il calcio, e quanto pare con piena ragione. Il percorso di Baldini gli ha visto inizialmente calciare palloni con la maglia del Tirrenia, prima di saltare tra Carrarese, Spezia, infine Inter, dove approda a quindici anni.
Il percorso con l’Inter e la Serie B
È grazie all’esperienza con i nerazzurri dell’Inter che il profilo del ragazzo comincia a girare sui taccuini ed entra nei discorsi degli addetti ai lavori.
Diverse annate in Primavera lo portano a formarsi e confermarsi, ad aggiornare il proprio bagaglio tecnico-tattico e a fare esperienze che resteranno incastonate nel suo muro dei ricordi, come l’esordio in Europa League contro il Qarabağ datato 11 dicembre 2014.
Dopo l’esperienza con il settore giovanile, arriva inevitabilmente il salto tra i professionisti che vede Baldini vivere la Serie BKT per tre stagioni tra Pro Vercelli e Ascoli. Un’ascesa lineare, quasi scontata, vista da tutti come il viatico verso la massima serie. Un percorso invece che prende la strada verso il Fano e la Serie C, categoria che conosce nelle annate 2019-2020 e (fino a gennaio) 20-21, e che gli permettono di maturare definitivamente anche “grazie” alle battaglie per non retrocedere in D: “La scintilla per me è scattata quando sono andato in Serie C, prima avevo visto un mondo troppo facile”.
Esperienze che temprano e permettono alla propria scintilla di ardere. Nell’animo del calciatore Baldini al Cittadella, dunque, permea il risultato di una somma di momenti non sempre simmetrici, che hanno permesso al talento di Baldini di non appiattirsi.
Per Baldini è il momento della massima maturità
La sessione invernale di calciomercato della stagione 2020-2021 riporta la nuova versione di Baldini in Serie BKT, ed è una vera esplosione di talento.
Guidato da Roberto Venturato, che non perderà occasione per esaltarne la duttilità, Baldini diviene a poco a poco sempre più centrale per i veneti, fino a dominare la scena nell’andata della semifinale playoff, dove stende il Monza con una tripletta, grazie alla quale – in virtù della sconfitta per 2-0 nel match di ritorno – il Cittadella approda in finale (poi persa, al termine del doppio scontro, contro il Venezia).
La stagione 2021-2022 vede un Baldini ancora più incisivo, dato che i dieci gol messi a segno in campionato ne migliorano quella che sembrava inizialmente essere una lacuna, ovvero la capacità di sapersi far vedere quando bisognava essere incisivi sotto porta.
Una fattispecie atipica, dato che si parla di un elemento dall’importante capacità balistica e tecnica. Alla soglia della stagione 2022-2023 Baldini è un giocatore completo, che non ha perso l’imprevedibilità ma ne ha perfezionato l’applicazione con un pizzico di protagonismo necessario per i calciatori così tecnici.
Nonostante il numero di maglia sia diverso, Baldini nel pensiero e nelle scelte è decisamente un “dieci”: naviga cercando la giocata, l’opportunità per creare qualcosa di pericoloso con una spiccata dose di spettacolarità, che sia un tunnel, un cambio di passo, un’imbucata controintuitiva per altri.
Il calcio di Enrico Baldini non può prevede l’estemporaneità. Non può e né vuole più permetterselo: a 25 anni è tempo di dominare la scena. La prestazione contro il Pisa con cui ha inaugurato la stagione di Serie BKT 2022 – 2023 è il primo indizio dei tre che deve portare al compimento di una prova.