Senza anticipo del venerdì per via del turno infrasettimanale, una delle partite di apertura dell’ottava giornata della Serie BKT è Modena-Venezia, un match che arriva ad appena quattro giorni dai rispettivi confronti con Südtirol e Palermo al termine di un vero e proprio tour de force partito sabato scorso, e che ha messo a dura prova la tenuta fisica e mentale delle singole squadre.
Modena e Venezia escono da questo mini-tour de force con stati d’animo decisamente opposti. I Canarini di Paolo Bianco hanno raccolto due pareggi con Lecco e il già citato Südtirol. Due pareggi che se da un lato hanno rallentato la corsa alla testa della classifica, dall’altro sono comunque serviti per consolidare il quarto posto.
I Lagunari, di contro, hanno raccolto solo un pareggio, quello in trasferta a Brescia, cedendo al Penzo nel big match della settima giornata sotto i colpi di bomber Matteo Brunori. L’attaccante del Palermo che con la sua tripletta ha permesso ai rosaneri di aggiudicarsi la sfida e di issare la sua squadra al secondo posto, superando in classifica proprio il Venezia.
La partita del Braglia è di fatto uno dei big match di giornata, la sfida tra le squadre più in alto in classifica, entrambe al quarto posto.
A livello di numeri, per entrambe le formazioni spicca il dato dei gol subiti a dispetto di quelli fatti. Entrambe le compagini per ottenere punti in classifica preferiscono subire poco più che segnare: solo 6 reti fatte per il Modena, mentre sono 8 per il Venezia; preferendo così la fase difensiva a quella opposta almeno per ora.
Quella dei gialloblù è, addirittura, la meno battuta del torneo. Con il plus di aver subito solo 57 tiri verso la propria porta, meno di qualsiasi altra squadra in questo campionato. Sul fronte opposto, il Venezia è secondo per tiri tentati (102), dietro soltanto alla Cremonese (146).
E proprio su questo tema si concentra la chiave di volta del match. Sulla capacità di Bianco e Vanoli di forzare le difese avversarie.
Bianco fornisce grande importanza alla figura del trequartista che schiera tanto nel 4-3-1-2 quanto nel 4-3-2-1 quando è addirittura doppio. Gli altri valori di riferimento sono, soprattutto, in fase di possesso palla con dominio del ritmo, costante sovrapposizione degli esterni e soprattutto nessun timore a costruire il gioco dal basso.
Vanoli di contro, e lo ha fatto intendere a chiare lettere dopo il k.o. con il Palermo, si attende una reazione dalla propria squadra. Reazione che lui stesso è stato in grado di generare la scorsa stagione subentrando in corsa e portando i Leoni Alati fino ai playoff.
Allenatore che non rinuncia mai alla difesa a quattro, potendo contare su esterni di corsa e di spinta, ma con scelte variabili nel corso di questa prima fase della stagione dove ha variato diversi moduli per trovare la soluzione ideale, fino ad approdare al 4-2-3-1 nella sfida con il Palermo. Modulo che non ha però fornito le garanzie necessarie almeno nel match con i rosanero.
Durante i 90 minuti attenzione alle palle inattive, dove il Venezia si destreggia molto bene e dove il Modena è invece a zero tanto nei gol fatti quanti in quelli subiti.
Modena e Venezia si affrontano in cadetteria per la 39° volta. La prima risale al 20 novembre 1932 quando gli emiliani vinsero 1-0 sui veneti. L’ultima il primo maggio 2023 con il secco 5-0 inflitto dal Venezia agli ospiti con Pohjanpalo mattatore assoluto con una quaterna.
Il bilancio complessivo è quasi in pareggio con 12 vittorie del Modena, 11 del Venezia e 15 pareggi. Dei 38 precedenti, 19 si sono giocati in Emilia, e qui il fattore campo è prevalente con 8 vittorie del Modena e solo 3 del Venezia.
L’appuntamento è per sabato 30 settembre alle ore 14.