Matteo Brunori: non è mai troppo tardi per splendere

Dopo diversi cambi di maglia, l’attaccante del Palermo sembra aver trovato la sua giusta dimensione

Nella foto La Presse Matteo Brunori

 

Al minuto numero 24 del primo tempo di Palermo-Perugia, prima giornata del campionato, il Palermo riceve un rigore a proprio favore. 
Sul dischetto si presenta Matteo Brunori che prende il pallone, lo accarezza e poi lo piazza sul cerchio di gesso bianco e con freddezza scaraventa alle spalle di Gori dagli 11 metri. 
Per Brunori è il quarto gol della carriera in Serie BKT, ma è il primo in cadetteria con la maglia del Palermo, la maglia della squadra che parafrasando l’attaccante “Ha rappresentato la rinascita”.
Il classe 1994 Matteo Sandri Brunori nasce a Macaé, centro di 261.000 abitanti a meno di 200 km da Rio de Janeiro, la capitale dello stato. L’avventura brasiliana del piccolo Matteo, però, dura poco. Ad appena un anno di età si trasferisce in Italia, ad Assisi, dove lo aspettano i nonni materni. Del papà perderà le tracce tanto da “rimuoverlo” perfino dal cognome che dal 1995 rimane solo Brunori. 
In Italia Matteo si innamora ben presto dal calcio, il nonno è un grande appassionato e così quello che sarà l’attaccante che ha vestito anche la maglia della Juventus, inizia la trafila cominciando come tutti in strada, al campetto dell’oratorio, poi società locali fino all’approdo ad una delle squadre di riferimento del territorio: il Foligno.
Il Foligno resterà per sempre una tappa fondamentale nella carriera di Brunori che, proprio grazie ai “falchetti”, approda al professionismo. Succede il 5 giugno 2011, quando, ancora sedicenne, esordisce nel delicato match di ritorno del playout di Serie C1 contro la Ternana.
Per la cronaca il match termina 1-1 e sancisce la retrocessione in Serie C2 delle Fere. 
Matteo Brunori dopo l’esordio giovanissimo resta, senza brillare più di tanto, un altro anno a Foligno, per passare poi alla Reggiana e alla Pro Patria, sempre in Serie C ma senza lasciare il segno. 
Nel 2015, a 21 anni, dopo aver messo in fila quasi 50 presenze e zero gol tra i professionisti decide di tornare a casa, al Petrignano, frazione del Comune di Assisi con squadra che milita nell’Eccellenza umbra. È la squadra dove Brunori scoprirà di essere un goleador. Il primo anno ne segna 19, il secondo dopo l’amara parentesi al Messina (0 presenze), ne segna altri 21. 
L’exploit nel campo vicino casa gli vale la chiamata del Villabiagio, società di Castiglione della Valle, frazione di Marsciano, sempre in Provincia di Perugia. La squadra che lo porta in Serie D e che ripaga alla grande con 23 gol in 34 partite. Questa volta il ventiquattrenne Brunori ha la sensazione di essere definitivamente pronto per il grande salto. Nell’estate del 2018 lo prende il Parma, da svincolato, il Villabiagio nel frattempo aveva chiuso i battenti, che però non punta sul bomber mandandolo a giocare in prestito prima ad Arezzo e poi a Pescara. 
A settembre del 2019 la carriera di Brunori sembra di nuovo ad un punto grigio.

 

C’è anche la Juventus nel passato di Matteo Brunori


Ma come spesso è accaduto nella storia di Brunori, nel gennaio 2020 dopo la delusione arriva la grande occasione. Occasione che si manifesta con la chiamata della Juventus che lo preleva dal Pescara.
Nel primo campionato post-Covid Brunori riparte dall’Entella. Ma la stagione dei biancocelesti liguri non va come deve. Tre cambi di allenatore ed una mesta retrocessione da ultimi in classifica. Nonostante tutto questo Brunori gioca con continuità, 31 presenze, ma il bottino dei gol è davvero minimo, appena 3 di cui 2 su rigore. La svolta è dietro l’angolo. Nell’estate del 2021 Brunori va in prestito secco al Palermo, “Non mi interessava della categoria, volevo un posto dove ripartire, un posto dove giocare”.
A valutare l’attuale stato di forma di Brunori può sembrare irreale pensare che l’avventura del bomber in Sicilia non iniziò nel migliore dei modi, con il primo gol che arrivò solo alla quinta giornata, settima presenza coppa compresa e poi un ruolino altalenante fatto di 19 partite con sole altre 6 reti.
Ma alla Vigilia di Natale, il 24 dicembre 2021, come un regalo anticipato cambia davvero tutto. 
Il Palermo esonera Filippi, chiama alla guida della squadra Silvio Baldini che, dopo un paio di match di studio, cambia modulo, lo piazza al centro dell’attacco, “Da punta di area” spiega il bomber in una recente intervista, ed inizia la favola. Nel girone di ritorno della Serie C 2021-2022 Matteo Brunori segna 18 gol in 19 partite. Ma non solo. Ne mette altri 4 negli otto match di Playoff compreso il rigore che il 12 giugno 2021, dopo quattro anni, riporta il Palermo in Serie B. 
Adesso una nuova storia nella quale Brunori punta alla consacrazione definitiva, una consacrazione guadagnata superando, metro per metro, tutte le difficoltà che si sono parate sul percorso e forse per questo ancora più dolce, ancora più bella.  
 

 

 

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