La qualità di Tommaso Milanese sta spiccando in Laguna

Il centrocampista classe 2004 sta contribuendo al salto di qualità e alla scalata in classifica del Venezia

Foto LaPresse

 

La storia di Tommaso Milanese è una espressione del talento, tratto presente in ogni globulo del centrocampista, un elemento di qualità da avere in squadra, dal calcio multicolore ed efficace, tornato in Serie BKT per ribadire le eccellenti possibilità di un bagaglio che in quel di Venezia sperano di scoprire a fondo e, al contempo, valorizzare per beneficiare delle prestazioni di un calciatore assolutamente speciale.

Milanese nasce nella Corvino Soccer Academy e, a seguito di una tappa intermedia nella scuola calcio di Fabrizio Miccoli, approda nel luccicante settore giovanile della Roma.

Il giovane Milanese, che approda nella Capitale ad appena quattordici anni, è un calciatore effervescente bravo con entrambi i piedi.

Le sue caratteristiche più evidenti sono la grande tecnica individuale, propensione a giocare su ritmi elevati, personalità, consapevolezza dei propri mezzi. Tutte queste doti vanno ovviamente ordinate passo dopo passo, così da permettergli di essere costantemente in grado di fare la differenza. Dopo una prima fase di ambientamento umano prima che calcistico, la strada indicata dalla Roma si rivela essere funzionale alla crescita del classe 2002, perché i giallorossi non forzano né costringono Milanese a indossare un unico abito.

Arrivato in Primavera, il ragazzo si rivela essere una delle gemme con più prospettiva del calcio italiano a livello giovanile: è una mezzala, ma anche un’ala; è un centrocampista, ma anche un trequartista. Il risultato è sempre efficace, sia in termini di prestazioni che di certificazione relativa a gol e assist.

Il gol contro il Cluj in Europa League è una prova ulteriore delle sue possibilità, certamente confermate dalla prima esperienza in Serie BKT, dove nella scorsa stagione difende la causa dell’Alessandria, che ne valorizza il calcio nonostante le difficoltà della squadra.

L’arrivo in Laguna

La prima parte di questa stagione, che ha visto Milanese militare prima nella Cremonese, ha inevitabilmente rallentato il suo percorso, dato che le tre presenze tra Serie A e Coppa Italia concretizzano un bottino magro e una crescita inesistente, dinamica improponibile alla sua età. Venezia, dunque, ha rappresentato la possibilità di ripartire, incidere, divertire e divertirsi.

Dopo tre panchine iniziali, probabilmente derivanti dalla necessità di ritrovare la migliore condizione dato il minutaggio estremamente ridotto in grigiorosso, Milanese si è ufficialmente assicurato le chiavi della mediana arancioneroverde, dove l’intensità richiesta da mister Vanoli viene assorbita e distribuita senza alcun timore dal classe 2004.

Tale calciatore, in effetti, personifica la richiesta dell’allenatore: corsa e tecnica si bilanciano perfettamente e si uniscono ad uno sviluppato spirito propositivo. Milanese sa abbinare la sostanza alla forma, l’estetica al cinismo, l’attenzione alla fase difensiva con le nette intenzioni offensive. Attualmente in prestito dalla Cremonese, è legittimo attendersi un’evoluzione in estate, dove il calciatore punterà nuovamente a guardare le stelle.

 

 

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