L’ultimo turno del girone d’andata della Serie BKT si aprirà con Brescia-Palermo, match delle 12:30 di un 26 dicembre interamente dedicato al campionato cadetto.
Le due squadre arrivano alla sfida che conclude il 2022 nelle condizioni più opposte possibili. I rosanero sono reduci dalla vittoria casalinga per 2-1 contro il Cagliari, picco forse più alto della stagione come testimonia l’undicesimo posto in graduatoria faticosamente raggiunto. Le Rondinelle erano invece partite benissimo, ma sono calate molto nelle ultime settimane.
Negli ultimi 12 incontri disputati, hanno ottenuto i 3 punti solo contro la SPAL. Il k.o. per 6-2 inflitto dal Bari al “San Nicola” è stato un autentico spartiacque in negativo per il club lombardo. La formazione di Pep Clotet, che inizialmente cullava ambizioni di vertice, ha perso progressivamente certezze e ora anche in classifica i punti sono soltanto 24. Appena uno in più della squadra siciliana, il cui impatto con la ritrovata categoria era stato piuttosto complesso.
Se da una parte il Palermo ha resistito con Eugenio Corini in panchina anche nei momenti più difficili (un ritorno al suo recente passato per il tecnico), il Brescia in settimana ha deciso per un cambio di allenatore. Sollevato dall’incarico Clotet, il presidente Massimo Cellino ha scelto al suo posto l’ex Reggina Alfredo Aglietti. Per il mister l’obiettivo sarà quello di arrivare alla sosta, periodo in cui avrà modo di incidere sulla squadra, con un risultato positivo che possa dare morale a calciatori e ambiente. Difficilmente si riesce a stravolgere un undici con le idee in pochi giorni, ma sul piano mentale l’allenatore è invece a chiamato a dare una scossa immediata.
Il Palermo, dal canto proprio, vede i playoff a soli 3 punti e può contare su una solidità mai messa in mostra prima. Pur non avendo modificato gli interpreti, Corini ha messo diversi elementi maggiormente a loro agio varando come sistema di gioco il 3-5-2 al posto del 4-3-3. Mateju sembra più sicuro da braccetto di destra, così come Sala riesce a dare un apporto maggiore da quinto a sinistra invece che da terzino. Anche Francesco Di Mariano è in grado di essere più nel vivo delle azioni girando attorno a Matteo Brunori, attualmente “Pablito” della Serie BKT assieme a Walid Cheddira. A centrocampo la crescita sta invece passando dalla compatibilità di Leo Stulac e Claudio Gomes, che riescono a dividersi compiti e spazi di campo pur avendo caratteristiche simili dal punto di vista tecnico. Fondamentale, in tale ottica, la complementarità di Jacopo Segre che garantisce più muscolarità al reparto. In attesa dell’altro grande acquisto estivo Dario Saric, tutti gli altri innesti stanno trovando la propria dimensione.
Se si considerano le individualità anche il Brescia è però un organico decisamente pericoloso. Poche coppie d’attacco sono ben assortite come Florian Ayé e Stefano Moreo, inoltre Flavio Bianchi dalla panchina ha ampiamente dimostrato di poter essere un fattore imprevedibile in zona gol e dunque una risorsa preziosa.
Anche il centrocampo, pur se spesso falcidiato dalle assenze, è decisamente qualitativo e competitivo. Dai recuperi di buona parte degli indisponibili e dalla capacità di integrare Tom van de Looi e Federico Viviani, un po’ come accaduto proprio ai rosanero.
Il materiale umano c’è per sovvertire le sorti della stagione. Aglietti ha un compito impegnativo, ma anche una grande chance per dimostrare il proprio valore in una piazza importantissima. Vivere un 2023 di livello è l’obiettivo e la sfida di entrambe le società e non c’è viatico migliore dell’ultima partita del 2022 per affrontare il proposito col piede giusto.