Giuseppe Caso, la freccia in più nell’arco del Frosinone

Avere un giocatore come l’ex Cosenza sarà uno sviluppo tattico interessante per Fabio Grosso

Nella foto la Presse l'attaccante del Frosinone Alessandro Caso affronta il portiere del Brescia Luca Lezzerini

 

I calciatori di un’intera rosa devono conoscersi, capirsi, ragionare come un’unica entità, salvaguardando il più possibile le proprie caratteristiche. In ogni undici però c’è almeno un calciatore speciale, colui che dal cilindro pesca il coniglio, quello per cui si chiude un occhio per un ripiego difensivo in meno rispetto al resto dei compagni. Nel Cosenza nella scorsa stagione, e probabilmente anche nel Frosinone dell’annata in corso, quest’onere e onore è da attribuire a Giuseppe Caso.

Gli inizi alla Fiorentina, poi il professionismo

Il talento di Torre Annunziata fa parte di quei fiori germogliati lontano dalla Campania. A credere in lui è la Fiorentina, con la quale fa un lungo percorso nel settore giovanile prima di tuffarsi nel mare magnum del calcio professionistico che conosce nella complicata esperienza di Cuneo (nell’annata dei ventuno punti di penalizzazione) prima e Arezzo poi. Il suo calcio febbrile ed esplosivo gli permettono di guadagnare la chiamata del Genoa, con il quale esordisce in Serie A in data 13 dicembre 2020, contro un avversario come la Juventus, episodio da conservare nell’album dei ricordi di famiglia.

Nella scorsa stagione per Giuseppe Caso si aprono le porte della Serie BKT e di una piazza calda, storica, ma chiamata a convivere con lungaggini e problemi che ne rallentano la composizione dell’organico, ovvero il Cosenza.

La necessità di superare gli ostacoli, nella carriera del classe ’98, è stata finora una costante che probabilmente ne ha temprato carattere e personalità in campo. Col senno di poi arriverà la risposta, ma finora pare che questa gavetta stia sfornando risultati utili per un percorso futuro più lineare.

Lupo per fame, farfalla per eleganza

 

La stagione di Serie BKT che ha visto Caso indossare la maglia del Cosenza ha consegnato alla storia la miglior versione del calciatore mai vista fino ad ora. Tutto, per i rossoblù, doveva passare dai piedi di questo attaccante unico per caratteristiche in cadetteria. Leader tecnico, carisma dettato dalle giocate più che dalla parola, risorsa che il club ha sfruttato e coltivato. Il calcio di Caso è decisamente esplosivo, fatto di strappi, vitale per una squadra, quel Cosenza costruito sulla necessità di far male in transizione.

L’arma tecnica migliore di Caso è sicuramente l’imprevedibilità in area di rigore e a ridosso, quando punta l’uomo partendo da sinistra, una caratteristica che ha causato non pochi problemi agli avversari, oltre che una dinamica incontrata spesso e dalla quale sono nate molto azioni pericolose dei cosentini nella scorsa stagione.

Giuseppe Caso due mesi fa ha fatto una scelta in continuità con il percorso lineare di crescita che ha caratterizzato la sua storia calcistica: una gavetta che potrebbe sembrare più lenta del solito se proporzionata alle qualità individuali, ma probabilmente utile per una crescita sana e per permettere all’attaccante di appannare definitivamente alcune lacune.

La presenza di altri giovani di talento in questo Frosinone 2022 – 2023 potrebbe essere un punto di svolta importante per Caso. Sentire meno responsabilità e pressioni e poter toccare più palloni in zone meno dispendiose di campo, rappresenterebbero le condizioni fertili per valorizzare ancor di più il suo talento. La presenza di compagni come Luca Moro e Samuele Mulattieri potrebbe aiutare Caso ad affinare la sua capacità associativa, ancora da affinare in alcuni momenti del match.

Il suo gol alla seconda giornata contro il Brescia è un’azione che andrebbe vista e rivista per qualità, potenza atletica e cinismo. Tutto ciò che un allenatore si aspetta dal ragazzo cresciuto nelle giovanili della Fiorentina.

Giuseppe Caso è una vera arma a disposizione di Fabio Grosso per obiettivi più ambiziosi.

 

 

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