Era il 26 maggio 1991: Pisa-Roma 0-1 all’Arena Garibaldi. L’ultima partita giocata dai toscani in Serie A. Dopo 34 anni, i nerazzurri tornano nel massimo campionato con due turni di anticipo. A rendere più dolce la sconfitta sul campo del Bari (1-0), lo stop decisivo dello Spezia a Reggio Emilia (2-1). Una cavalcata trionfale all’insegna di una stagione vissuta sempre nei piani alti della classifica con un condottiero il cui nome è sinonimo di certezza: Filippo Inzaghi, l’uomo delle promozioni. Per lui si stratta del secondo salto di categoria (dal torneo cadetto alla Serie A), dopo quello centrato a suon di record con il Benevento nel 2019/20, con ben sette giornate di anticipo all’epoca e un vantaggio stratosferico sulla seconda (+18 sul Crotone). Per una squadra che festeggia, però, ce n’è un’altra che soffre, assieme ai suoi tifosi. Dopo sette anni, infatti, la Serie B del Cosenza si spegne a Bolzano, contro il Südtirol. Avanti con la rete di Simone Mazzocchi, i rossoblù si fanno rimontare da Salvatore Molina e Simone Davi: due gol pesanti, che spingono i Lupi aritmeticamente in Serie C. E sempre in zona salvezza, si fa ancora più accesa la lotta per non retrocedere, uscire dalle sabbie mobili del fondo classifica e conquistare un posto al sole dei playout.
A tal proposito, sembra avere trovato la cura giusta Davide Dionigi che con la sua Reggiana supera lo Spezia e vince per la prima volta dal 1999 tre match consecutivi (quattro in quel caso tra maggio e giugno), portandosi al 13˚ posto, +2 dalla zona playout. Sotto di un gol, i granata riprendono la gara con un colpo di testa di Manolo Portanova e la finalizzazione di Cedric Gondo dopo sei minuti dall’inizio del secondo tempo. Impresa della Carrarese, che in 10 contro 11 batte il Modena. Degli argentini Nicolas Schiavi e Julián Illanes le reti a firmare un successo che vale molto probabilmente la salvezza degli apuani. Torna a sperare la Salernitana. Dopo il ko contro lo Spezia, i granata di Pasquale Marino superano per 2-0 il Mantova, nello scontro diretto per la permanenza in B. Gli uomini di Davide Possanzini confermano la loro allergia alle trasferte (ben 10 sconfitte esterne in questo torneo, meno soltanto proprio della Salernitana, prima con 11), ma restano comunque a+1 sulla zona playout e +3 su quella retrocessione. Servono a poco, invece, i pareggi di Sampdoria (2-2 contro il Catanzaro, ma soprattutto gol numero 135 di Massimo Coda per i blucerchiati che vale l’aggancio a Stefan Schwoch come migliore marcatore nella storia della Serie B), Brescia (0-0 contro la Juve Stabia, che però certifica la sua partecipazione ai playoff) e Cittadella (1-1 sul campo del Frosinone) per smuovere la classifica. I granata di Alessandro Dal Canto strappano un punto prezioso allo Stirpe, complicando un po' i piani salvezza della squadra ciociara. Per i veneti saranno decisivi i prossimi 180’ al Tombolato dove affronteranno Bari prima e Salernitana poi. Tornando in zona playoff, la Cremonese ferma sul pari (1-1) la capolista Sassuolo e infila il nono risultato utile consecutivo (4V, 5N), restando nel periodo (dagli inizi di marzo) l’unica squadra a non avere subito alcuna sconfitta nel torneo. Quella di Giovanni Stroppa è anche una delle sole due squadre, con lo Spezia, ad avere conquistato più punti contro i neroverdi nel campionato in corso: quattro (1V, 1N). Infine, playoff in bilico per il Palermo che cade sul campo del Cesena (2-1), subendo la seconda sconfitta di fila, dopo quella contro il Südtirol. Ai rosanero non basta il pareggio di Niccolò Pierozzi, dopo le reti iniziali dei bianconeri firmate da Giacomo Calò e Dario Saric. Tre punti importanti invece per i romagnoli che a quota 47 (-1 proprio dai siciliani), in condominio col Bari, provano a restare aggrappati agli spareggi che valgono l’ultimo posto per la promozione in Serie A