Claudio Chiellini ha portato in alto il Pisa

Alla prima esperienza da direttore sportivo l’ex Juventus ha dimostrato di essere un valore aggiunto in un nuovo ruolo

 

 

A Pisa dopo il terzo posto nella Serie BKT 2021 – 2022 e la Serie A letteralmente sfiorata fino ai supplementari della finale playoff contro il Monza, sono diversi i meriti da attribuire al direttore sportivo Claudio Chiellini.

Il dirigente è approdato in Toscana soltanto un anno fa, con un cognome pesantissimo nel calcio italiano ma con un background autorevolissimo: il fratello di Giorgio si è infatti occupato per ben 7 anni dell’area prestiti della Juventus e, dal 2018 al 2021, ha anche ricoperto la carica di Team Manager della squadra bianconera Under 23.

Il buon lavoro svolto nelle corsie laterali di una società così prestigiosa è stato per Chiellini estremamente profittevole.

Le sue competenze erano state notate da molti, ma è stato il presidente Giuseppe Corrado a dargli la chance di svolgere un ruolo centrale e apicale all’interno di un club.

Corrado, appoggiato dal proprietario Alexander Knaster, ha deciso di affidargli il mercato più ambizioso della sua era nerazzurra. Il dirigente ha sostituito Roberto Gemmi, figura importante del passato recente del club che è stata da lui rispettata. Ben integrandosi col dg Giovanni Corrado e l’allenatore Luca D’Angelo, Chiellini ha scelto la strada della continuità. La sua abilità principale è stata quella di implementare, ma senza rivoluzionare.

La rosa del Pisa è stata rinforzata in ogni reparto rispetto alla stagione 2020 – 2021 attraverso investimenti molto mirati. Tuttavia, l’ossatura dell’organico è stata preservata e si è rivelata fondamentale nel corso del campionato sia sul piano squisitamente tecnico che su quello caratteriale.

Sfruttando nel migliore dei modi i propri rapporti con la Juventus, si è assicurato due elementi come il terzino sinistro Pietro Beruatto e il dinamico e statuario centrocampista Idrissa Touré. Osservando con grande attenzione e meticolosità ciò che offriva il mercato degli svincolati ha ingaggiato con scaltrezza due dei migliori nerazzurri per rendimento: il portiere Nicolas e il centrale di difesa Maxime Leverbe.

Guardando anche al mercato internazionale ha scelto di investire sul duttile difensore islandese Hjortur Herrmannson, il jolly di centrocampo ungherese Adam Nagy e sulla seconda punta israeliana Jonathan Cohen. La mossa più audace nel corso dell’estate, però, è stata l’acquisto a titolo definitivo per circa 3 milioni di euro di Lorenzo Lucca dal Palermo. L’attaccante era già nel mirino di diversi club di Serie A, ma con un’offerta convincente e notevole tempismo Chiellini ha saputo anticipare tutti e garantirsi le prestazioni del classe 2000 che ora è un patrimonio del club.

L’amalgama tra calciatori di lungo corso quali Antonio Caracciolo, Alessandro De Vitis, Robert Gucher, Marius Marin o Gaetano Masucci e tanti nuovi arrivi, ha permesso una striscia di risultati positivi a inizio stagione sorprendente.

Il cambio camaleontico nel mercato di gennaio

La conseguenza di tale rendimento è che una squadra allestita per centrare i playoff al termine del girone d’andata della Serie BKT si è trovata in vetta alla classifica, ma comprensibilmente in debito d’ossigeno. Il dirigente è stato eccezionale nel reinterpretare la situazione e calibrare la sessione invernale di calciomercato su un obiettivo divenuto possibile: la promozione. Se in estate si è puntato alla programmazione e alla patrimonializzazione, nel mese di gennaio le operazioni sono state volte al futuro prossimo. Non solo nei nomi, ma anche nelle formule: tutti prestiti, i cui obblighi sarebbero scattati solo in caso di Serie A.

Sfruttando questa strategia sono arrivati tre calciatori che la cadetteria l’avevano già vinta come Ahmad Benali, George Pușcaș e Ernesto Torregrossa.

Al netto del risultato finale, l’impatto soprattutto degli ultimi due è stato innegabile. I nuovi arrivi che hanno segnato tutti e 3 almeno un gol nei playoff, hanno sopperito alla carenza di precisione in zona gol del resto dei compagni. Torregrossa e Pușcaș hanno realizzato 8 marcature a testa in pochi mesi e sono risultati decisivi ai fini del raggiungimento del terzo posto finale.

L’epilogo della stagione del Pisa è stato sfortunato, ma il valore del lavoro svolto è fuori discussione.

Claudio Chiellini ha dimostrato di essere un validissimo professionista e di poter contribuire all’apertura di un nuovo ciclo per i toscani, che ripartono con l’obiettivo di ottenere quel sogno soltanto sfiorato chiamato Serie A.

 

 

 

 

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