Checco Di Mariano al Palermo per essere profeta in patria

Dopo due promozioni con Venezia e Lecce, l’attaccante può consolidarsi ancora nella sua città di origine

Nella foto LaPresse Di Mariano

 

Nel Palermo ideale che sta nella testa e negli annunci del presidente Dario Mirri e del City Football Group, la proiezione futura del club siciliano deve essere capace di metabolizzare l’innovazione ad altissimi livelli, preservando sempre la tradizione e l’identità palermitana.

Nella rosa attuale, quest’ultimo elemento è senza dubbio rappresentato dall’attaccante esterno Francesco Di Mariano, protagonista assoluto della sfida contro il Modena e palermitano di nascita.

Siciliano girovago, prima Lecce e poi i consigli di Totti

La storia di “Checco” è stata probabilmente “consacrata” da Eupalla, la divinità che secondo Gianni Brera protegge e ispira il gioco del pallone.

Di Mariano ha un legame di sangue con Salvatore Schillaci, una delle grandi figure del calcio italiano negli anni ’90, decennio inaugurato e bagnato dalle notti magiche vissute sulle note dei gol di Totò. Zio di Checco, l’investitura, dunque, è stata sin da subito massiccia.

Nato a Palermo, Di Mariano ha concretizzato in maniera rapida la necessità di non ancorare le proprie radici alla Sicilia, terra nel suo cuore ma da salutare al cospetto della necessità e dell’opportunità. Cresciuto nella Scuola Calcio Ribolla, guidata proprio dall’illustre parente, Di Mariano vola ad appena tredici anni in una landa rigogliosa e anche in questo caso bagnata dal mare: la Puglia, ad attenderlo c’è il Lecce.

Pupillo di Walter Sabatini, nel 2013 arriva il salto alla Roma, dove Rudi Garcia gli fa assaggiare il grandissimo calcio, con otto convocazioni in prima squadra. Ad accompagnarne il percorso nella Capitale ci sono i consigli di Francesco Totti, che non lesina indicazioni per il giovane collega: “Gioca semplice, di prima”.

Le tappe intermedie e finalmente il ritorno a casa

Dopo l’intenso percorso nel settore giovanile, il siciliano girovago conferma l’etichetta muovendosi senza timore lungo il Belpaese: Ancona, Monopoli, Novara, Venezia, nuovamente Lecce (scelta fatta nonostante la possibilità di giocare in Serie A con i lagunari, che prima della cessione gli permettono comunque di esordire nella massima serie, poi però con i pugliesi arriva la vittoria del campionato), infine il ritorno nella sua Palermo.

Francesco Di Mariano torna a casa sua all’età di 26 anni, con esperienze importanti alle spalle comprensive di due promozioni dalla cadetteria alla massima serie, e con la consapevolezza di essere uno dei calciatori più determinanti per la categoria.

 

 

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