"Ben vengano le pose delle prime pietre. Siamo all'interno di una tematica nota, di riqualificazione della nostra impiantistica sportiva: l'investimento su stadi e centri sportivi ha una correlazione diretta e automatica con la sostenibilità economica e finanziaria. Si raggiunge non solo contenendo i costi ma anche attraverso nuove fonti di ricavo: come dimostrano tanti esempi la diversificazione dei ricavi passa da investimenti sugli stadi. Complimenti a Venezia, mi auguro sia un processo veloce".Così ha commentato il Presidente della Lega Serie B Paolo Bedin la posa a Tessera della prima pietra del nuovo stadio di Venezia.
Presenti il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, l'assessore regionale Federico Caner, il presidente della Federazione Italiana Pallacanestro Gianni Petrucci, oltre le autorità militari e cittadine. "Il cantiere che inauguriamo oggi rappresenta al meglio lo spirito dell'articolo 33 della nostra Costituzione: un esempio concreto di sviluppo urbano e umano, un vero intervento di rigenerazione. Questo progetto è un modello da seguire per tutta l'Italia, perché è riuscito a coniugare sport, socialità e sostenibilità ambientale. Qui c'è il futuro", ha esordito il ministro Abodi. Per vedere realizzati i 18500 posti dello stadio che sorgerà su un'area di 116 ettari ci vorranno "due anni e mezzo", ha spiegato il sindaco di Venezia. Brugnaro ha poi aggiunto: "Abbiamo un piano di lavori molto stringente, a febbraio dovremo vedere le prime impalcate, stiamo mettendo giù adesso i pali, poi faremo la soletta, ci sono tempi precisi".
