Con le due partite che aprono prima di tutte le altre il turno della 35° giornata del campionato di Serie BKT 2022-2023, il torneo entra in una fase in cui potrebbero emergere i primi verdetti, nel caso specifico, quelli riguardante la zona alta di classifica, e quindi il discorso promozione. La corsa iniziata lo scorso 12 agosto è alle battute conclusive. La data del primo maggio, per un turno particolare in cui quasi tutte le gare si giocano eccezionalmente di lunedì, potrebbe essere il giorno memorabile per qualcuno, da cerchiare in rosso sul calendario.
Alla fine della trentacinquesima giornata, nel caso in cui il Bari non dovesse battere in casa il Cittadella, e in contemporanea il Frosinone dovesse superare la Reggina allo Stirpe, il distacco tra la prima e la terza in classifica diventerebbe incolmabile matematicamente, assicurando così con tre giornate di anticipo la promozione diretta dei canarini ciociari. Ma questa combinazione, in realtà, è solo uno dei possibili che potrebbero concretizzarsi al termine delle gare della giornata.
Ma prima di decifrare le possibilità all’orizzonte del prossimo turno di Serie BKT, è importante fare un passo indietro per capire come, alla vigilia dei match con Reggina, Südtirol e Cittadella, le prime tre della classe sono arrivate a giocarsi la promozione diretta in Serie A.
Partiamo dalla capolista, il Frosinone di Grosso prima in classifica con 68 punti frutto di 20 vittorie, 8 pareggi e solo 6 sconfitte. Un bottino incamerato con un torneo fatto di grande regolarità, di grande sostanza e di grande efficacia tanto in casa, dove ha raccolto 39 punti, più di tutte le altre concorrenti, 2,29 di media a partita, quanto in trasferta, dove è terzo con 29 punti ad 1,71 di media. Un dato spiega alla perfezione la performance dei gialloblu: la differenza reti. Un dato che può risultare decisivo in caso di arrivo a pari punti, un dato che oggi segna +31, il più alto del torneo, determinato dal secondo miglior attacco, 51 reti all’attivo, e dalla miglior difesa, -20 reti al passivo.
Non meno brillanti i dati del Genoa di Gilardino, secondo a 66 punti, risultato di 19 vittorie, 10 pareggi e 5 sconfitte (il dato più basso di tutto il torneo). Qui però va precisato che il cammino del Grifone, è stato un cammino a due velocità. Una prima parte di stagione, le prime 15 giornate, dove il Genoa ha stentato raccogliendo solo 23 punti, con una media 1,53 a partita. Una seconda parte, quasi imperiosa, dove con l’avvento in panchina del campione del Mondo del 2006 ha conquistato 44 punti sul campo alla strepitosa media di 2,31 a partita. Anche nel caso del Genoa la differenza reti spiega molto dell’andamento della sua stagione, +24 il dato attuale, 45 gol fatti e 21 subiti, la seconda miglior difesa della Serie B dopo quella del Frosinone.
Particolari, ma di grande rilievo, anche i dati del Bari di Mignani, terzo con 60 punti, 16 vittorie, 12 pareggi e 6 sconfitte. Un bottino frutto di una predisposizione incredibile a fare punti in trasferta.
Le fortune del Bari si sono accumulate soprattutto lontano dal San Nicola dove i biancorossi hanno raccolto 34 punti, prima in assoluto della Serie BKT con 2 di media a partita contro i 26 racimolati in casa, dove i pugliesi sono noni nella particolare classifica con 1,53 punti di media.
Per questo imminente turno di campionato sono in programma tre match che possono essere in qualche modo decisivi: Südtirol-Genoa, Bari-Cittadella e Frosinone-Reggina.
Ma in questa 35a giornata l’attenzione si concentra, giocoforza, sulle sfide a distanza Bari-Cittadella e Frosinone-Reggina. Il motivo è chiaro, in base alla combinazione dei risultati di queste due partite la sera del 1° maggio si potrebbe avere il primo verdetto ufficiale della stagione.
In tre casi il Frosinone può festeggiare, ad esempio se i “Leoni della Ciociaria” battono la Reggina e in contemporanea il Bari pareggia o perde con il Cittadella. In questi casi il distacco salirebbe rispettivamente di +10 o +11 e sarebbe matematicamente Serie A. Il terzo caso è quello in cui il Frosinone pareggia ed il Bari perde. In questa situazione il distacco salirebbe a +9 ma con i ragazzi di Grosso in vantaggio nello scontro diretto, 1-0 all’andata e 0-0 al ritorno.
È ovviamente importante ricordare che nel caso in cui a fine campionato due squadre chiudono il torneo con lo stesso punteggio si considerano cinque criteri per determinare chi arriva davanti.
Il primo è quello di calcolare i punti ottenuti nei due scontri diretti disputati nella stagione regolare; il secondo prevede che in caso di parità si passa al conteggio della differenza reti nelle stesse partite;
in caso di ulteriore parità, si attiva il terzo criterio e si tiene conto della differenza reti generale; se anche questo criterio non dovesse risolvere la questione si passa al quarto criterio, quello del numero di reti totali. Se anche qui la parità è assoluta scatta il quinto criterio, ovvero quello del sorteggio. Ma si tratterebbe davvero di un caso estremo.
Nel caso in cui la parità sia, invece, tra più squadre vale il concetto della classifica avulsa. Si tratta di un incrocio tra le squadre giunte a pari punti dove la classifica viene determinata, solo ed esclusivamente, dall’esito degli scontri diretti tra le formazioni coinvolte.
Bisogna ricordare anche un'altra regola spesso dibattuta, quella in cui il distacco delle terza classificata è talmente alto da generare le condizioni per la promozione diretta (senza passare dai playoff), che nel regolamento è prevista solo per la prima e la seconda classificata. La squadra che termina al 3° posto “acquisisce direttamente il titolo sportivo per richiedere l’ammissione al Campionato di Serie A se il distacco dalla squadra classificata al 4° posto supera i 14 punti”.
In alternativa vengono disputati i playoff appunto.