Quando la B veste la nazionale maggiore

Da Costantino a Esposito, passando per Chinaglia e Verratti. Ma solo in questo ultimo periodo è arrivato l'exploit

Foto LaPresse - Jennifer Lorenzini 13/11/2018 Firenze ( Italia) Nazionale Italiana calcio Raduno della Nazionale italiana di calcio, Centro Tecnico Federale di Coverciano - Allenamenti Nella foto: Sandro Tonali Photo LaPresse - Jennifer Lorenzini 13 No

 

 

Da Costantino a Esposito, l’Italia raramente ha avuto bisogno della seconda categoria. Lasciando perdere i Milan, anni 80, e la Juve, anni duemila, stellari e capitati in B in seguito a questioni giudiziarie, solo negli ultimi tempi è arrivato un vero e proprio exploit con Roberto Mancini.

Raffaele Costantino. Inizia alla fine degli anni venti da questo pugliese il nostro racconto dei giocatori della serie B che hanno vestito la maglia della nazionale maggiore. Pochi gli esempi, purtroppo, ma negli ultimi anni grazie alla politica della Lega Serie B, a un impoverimento in termini quantitativi del serbatoio della A e alla lungimiranza di tecnici coraggiosi c’è stato un vero proprio exploit.

Era il 1929, dicevamo, e Raffaele Costantino giocava come ala in Serie B nel Bari dopo aver fatto gavetta in un altro club pugliese, il Liberty, e venne convocato da Vittorio Pozzo entrando in pianta stabile nella nazionale e realizzando una storica doppietta al leggendario Ricardo Zamora.

Facciamo un salto di 43 anni e incontriamo Giorgio Chinaglia che giocava nella Lazio in Serie B e conquista la chiamata la nazionale maggiore a suon di gol. All’esordio con la maglia azzurra segna subito una rete nel match amichevole contro la Bulgaria, era il 21 giugno del 1972.

Trent’anni dopo incontriamo l’attaccante empolese Massimo Maccarone che a causa o meglio in seguito all’infortunio di Christian Vieri viene chiamato da Giovanni Trapattoni per l’amichevole contro l’Inghilterra del 27 marzo 2002, a 22 anni, conquistando anche un rigore.

Il 3 giugno 2011 tocca al difensore granata torinista Angelo Ogbonna ricevere la sua prima convocazione nell’Italia da parte del commissario tecnico Cesare Prandelli, in sostituzione dell’infortunato Alberto Aquilani con l’esordio che arriverà quattro mesi dopo contro la Polonia.

Arriviamo a Marco Verratti che in Nazionale ci arriva dopo un anno passato nel Pescara di Zeman e con l’azzurro che a dir la verità lo indossa quando è già passato al Paris Saint Germain. Era ferragosto, del 2012, ed era sempre l’Inghilterra.

Novembre 2018: Sandro Tonali viene convocato per la prima volta all’inizio di un’ottima stagione a Brescia in Serie BKT da Roberto Mancini contro gli Stati Uniti. Appena un anno prima era stata la volta del portiere spallino Alex Meret. Siamo a marzo 2017 e c’era Gian Piero Ventura: la partita era una qualificazione mondiale contro l’Albania.

Ed ecco la tripletta di Mancini che nell’ultimo mese e in tre partite di Nations League ha prima convocato e poi fatto esordire tre giocatori della Serie BKT, Alessio Zerbin e Federico Gatti, del Frosinone, quindi Salvatore Esposito che ha avuto nella Spal la sua consacrazione.

 

Nella foto la Presse l’arrivo di Tonali a Coverciano dopo la prima convocazione in azzurro

 

 

 

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