La Reggiana ha ottenuto la prima vittoria in campionato e lo ha fatto con 3 under italiani nella formazione titolare. Il fattore giovani non è una sorpresa e non lo sarà mai in questa stagione in cui Lega B ha deciso di valorizzare e incentivare ancora di più l’utilizzo della linea verde.
La Serie BKT sta cercando negli ultimi anni di mettere ogni giorno un mattone importante in favore del Rinascimento del calcio italiano. Diventando così il torneo ideale dove gli allenatori possono sentirsi più liberi di puntare sui ragazzi anche appena usciti dai vari vivai, e dove gli stessi calciatori possano fare esperienza ad alti livelli.
L’ultimo esempio della serie arriva dalla sesta giornata del torneo, una giornata nella quale spicca la bella vittoria della Reggiana di Alessandro Nesta. L’impresa dei granata, tornati in cadetteria in questa stagione, consiste nell’aver espugnato il Manuzzi, dove lo Spezia si è domiciliato in questi primi turni di campionato, grazie all’1-2 il finale raggiunto anche attraverso la prestazione e la doppietta dell'italo ivoriano Gondo. Ma non solo.
L’impresa è frutto anche, e soprattutto, dell’ossatura della formazione schierata da Nesta composta da ben nove italiani di cui due under 21 e un under 20.
I giovani della Reggiana
Il primo è AlessandroMarcandalli, il cervello della squadra, classe 2002. Il secondo è un altro classe 2002 ed è Alessandro Bianco, esterno di centrocampo, ed infine in campo contro lo Spezia c’era anche Edoardo Pieragnolo, di vent'anni classe 2003.
Partiamo dal più giovane: terzino sinistro efficace tanto in una difesa a 4 in linea, quanto in un centrocampo a cinque. Veloce, potente e molto efficace nei cross. È arrivato alla Reggiana quest’estate, dopo tre anni di Primavera al Sassuolo che, a sua volta, lo aveva prelevato dal Padova. La società della città da Natale, la società dove ha mosso i primi passi. Per Nesta è diventato subito un titolare fisso, tanto da averlo schierato nell’undici iniziale in 4 dei 6 incontri disputati per un totale di 315 minuti.
Segue a ruota il suo compagno di reparto, il centrale di centrocampo Alessandro Bianco, torinese di nascita ma cresciuto nel settore giovanile dalla Fiorentina allenata da Aquilani e con la quale ha vinto diversi trofei giovanili, prima di approdare in estate alla Reggiana. In maglia viola Bianco ha vinto tre edizioni consecutive della Coppa Italia Primavera e una Supercoppa di categoria; ha già collezionato 7 presenze in Serie A, 2 in Coppa Italia e 5 in Conference League. Sempre titolare ques'anno, con 516 minuti giocati, è stabilmente nel giro delle nazionali giovanili. Bianco è un regista dal tocco pulito e la soluzione complessa, e proprio grazie alle sue qualità tecniche riesce ad essere duttile in altri ruoli del centrocampo. Ad oggi è stato utilizzato praticamente sempre, 6 partite e 516 minuti all’attivo.
Il triangolo si chiude con Alessandro Marcandalli, bergamasco, anche lui arrivato a Reggio Emilia in estate. È cresciuto calcisticamente nelle giovanili dell’Atalanta, per poi passare al Giana Erminio, la società da cui lo ha prelevato il Genoa. Il Grifone ha deciso di darlo in prestito in Serie C al Pontedera, dove il difensore si è messo in mostra giocando 22 volte e segnando 1 rete. Agile e allo stesso tempo roccioso, può giocare sia terzino e addirittura come centrale: cinque presenze per lui quest'anno e 366' giocati. E con un maestro del ruolo come Nesta potrà solo migliorare.
L’ossatura della Reggiana, già in campo in questa stagione con molti giovani e italiani (contro il Como addirittura con tutti i titolari), potrà essere un pezzo di futuro del calcio italiano.