La forza della Cremonese

Sia fuori dal campo con Braida e Giacchetta, sia in campo con Pecchia e la squadra, la Cremonese ha fatto tutto bene

 

 

Grazie al secondo posto ottenuto nell’ultima Serie BKT la Cremonese ha ritrovato la Serie A dopo 26 anni.

Un grande risultato non arrivato per caso, bensì grazie ad un cambio di filosofia della società guidata dal Cavalier Arvedi. Un uomo che dal 2007 ha riportato la voglia di fare calcio a Cremona con impegno e serietà dopo diversi anni grigi.

Attualmente presidente onorario del club, Arvedi ha dimostrato nel corso della sua storia da imprenditore e presidente di saper individuare gli uomini giusti per i suoi progetti. Una prima svolta per i grigiorossi è arrivata quando si è scelto di puntare su un dirigente con una grande esperienza nel mondo del calcio come Ariedo Braida (prima direttore generale e poi consulente strategico).

Braida poi, ai nastri di partenza della sessione estiva di calciomercato 2021 – 2022 è stato affiancato da Simone Giacchetta, un direttore sportivo con idee innovative e reduce da un ottimo lavoro svolto all’Albinoleffe in Serie C.

Tornato in un club di Serie BKT, Giacchetta si è preso una rivincita importante, visto che ben 11 anni fa, nella stagione 2010 – 2011, quando ricopriva il ruolo di direttore sportivo alla Reggina, è andato ad un passo dalla conquista della Serie A, venendo eliminato solo in semifinale playoff contro il Novara.

Consolidate le fondamenta dirigenziali, la Cremonese è riuscita in poco meno di un anno e mezzo ad invertire un trend piuttosto altalenante e, nell’ultimo campionato di Serie BKT, è riuscita anche a raggiungere una storica promozione in Serie A.

Il risultato del cambio di marcia si è visto in fase di progettazione della rosa dell’ultima stagione: una formazione formata da giocatori esperti e di giovani talenti con qualità tutte da scoprire. Inoltre, si è deciso di avere una continuità in panchina nella scorsa estate, confermando Fabio Pecchia, allenatore che è riuscito nei primi sei mesi del 2021 a far uscire dalle zone calde di classifica i grigiorossi dopo una prima parte di stagione da dimenticare, mostrando anche spiragli di crescita e un buon calcio.

Nella seconda stagione sulla panchina della Cremonese, Pecchia, ottimizzando l’ottimo lavoro degli uomini mercato grigiorossi Braida e Giacchetta, ha stupito tutti, conquistando il ritorno in Serie A dopo una cavalcata straordinaria.

Un mercato, quello della Cremonese e di Giacchetta realizzato nella scorsa estate, all’insegna dell’oculatezza e concentrato all’individuazione dei giovani talenti presi dai top club di Serie A. Talenti con ottime prospettive come Carnesecchi, Okoli, Gaetano, Fagioli e Zanimacchia hanno poi fatto la differenza per la conquista del sogno Serie A, in quanto si sono integrati benissimo in una rosa composta da giocatori più esperti e che conoscevano la categoria come Valeri, Bianchetti, Castagnetti, Buonaiuto, Ciofani e Di Carmine.

L’ambizione dei giovani aggregati in rosa poi è stato l’elemento emotivo che ha fatto saltare il banco. Dalla convinzione e l’autostima di Fagioli svelata da lui stesso in una chat WhatsApp tra compagni, fino al talento di Gaetano: il calciatore di proprietà del Napoli ha trovato l’ambiente e la collocazione tattica ideale per sprigionare un talento aggrappato all’enorme tecnica e capacità di creare superiorità numerica nei singoli duelli individuali.

 

 

La rosa della Cremonese è stata rinforzata in ogni reparto la scorsa estate con acquisti mirati. Anche se l’ossatura della squadra è stata comunque preservata ed è stato un fattore importante per arrivare nel migliore dei modi sia dal punto di vista tecnico che in termini di equilibrio all’interno del gruppo ai nastri di partenza della stagione 2021 – 2022. In campo è stato evidenziato il giusto mix che ha reso il 4-2-3-1 di Pecchia solido ed al contempo imprevedibile per le difese avversarie, grazie anche ad una trequarti ricca di talento e rapidità.

 

 

Una squadra altamente competitiva che è sempre riuscita a stare tra le primissime posizioni, anche quando ci sono stati alcuni momenti di calo durante la stagione. Grazie alla compattezza dell’ambiente e la serenità trasferita dalla società, anche i momenti negativi hanno aiutato a tirare fuori qualcosa in più da parte di tutti e raggiungere un obiettivo storico per il club lombardo.

Un traguardo, quello della promozione in Serie A, raggiunto con competenza, organizzazione e spirito di sacrificio.

 

Nella foto LaPresse i festeggiamenti della Cremonese

 

 

 

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