L’approdo di Radja Nainggolan alla SPAL è la storia di un cerchio che dopo 13 anni si chiude. Un ritorno in Serie BKT per il centrocampista belga che ha mosso i primi passi della sua carriera proprio in questo campionato.
Il classe 1988, arrivato dal Belgio nelle giovanili del Piacenza, si forma come calciatore nella squadra biancorossa con cui ha la possibilità di fare la trafila sino all’esordio in prima squadra che avviene il 28 maggio 2006 in un Piacenza-Arezzo.
Il nome di Nainggolan inizia a circolare e l’anno successivo si mette in mostra nella massima vetrina per i giovani che giocano in Italia: il Torneo di Viareggio. Il belga, infatti, è protagonista assoluto dell’impresa del Piacenza contro i pari età della Juventus. Agli ottavi di finale della Coppa Carnevale è proprio Nainggolan l’uomo partita del 3-2 con cui la squadra di Luciano Bruni elimina i bianconeri. Gol, assist e scena nazionale ed internazionale che accende i riflettori sul calciatore pronto ad esplodere in Serie B.
I presupposti si trasformano in fatti concreti. Nella stagione 2007-2008 Nainggolan accumula 10 presenze mentre in quella successiva ben 38 con 3 reti a referto. È lui uno dei riferimenti della squadra allenata da Stefano Pioli che vantava calciatori di tutto rispetto come il capitano Luigi Riccio e Davide Moscardelli in avanti.
Nainggolan ha la possibilità e la calma di potersi plasmare e crescere studiando da interpreti del suo ruolo che di lì a pochi anni avrebbero poi fatto le fortune di altri club in Serie A: è il caso di Antonio Nocerino, titolare nelle stagioni in cui il Ninja racimola spezzoni per fortificarsi, che sarà decisivo col Palermo prima e col Milan poi.
La stella di Nainggolan, le sue qualità che giorno dopo giorno contribuiscono a formare un calciatore ancora grezzo ma potenzialmente devastante, si mette in luce e basta una stagione e mezzo da titolare nella sempre splendente vetrina della Serie BKT per richiamare le attenzioni della Serie A.
Nel gennaio del 2010 Nainggolan inizia la propria storia d’amore col Cagliari nel primo dei tre cicli in Sardegna: poi la Roma, con gli 11 gol in Serie A nel 2016-2017, l’Inter prima dell’avventura in Belgio con l’Anversa che ha anticipato il matrimonio con la SPAL.
La scelta di sposare la causa Ferrara è legata a doppio filo alla presenza di Daniele De Rossi sulla panchina degli estensi. Il grande rapporto d’amicizia maturato negli anni alla Roma ha contribuito al ritorno del Ninja, 13 anni esatti dopo l’ultima volta, in Serie BKT.
Un cerchio che si chiude con un atto romantico dopo una storia fatta di crescita e grandi allenatori incontrati nel suo cammino in Serie BKT (Pioli e Castori su tutti).
Il Ninja torna lì dove tutto era iniziato: a correre, lottare, battagliare e distribuire gioco in un centrocampo di una squadra di Serie BKT, il campionato che lo ha dapprima coccolato e poi lanciato nel calcio dei grandissimi.