I giocatori iconici che hanno vestito la maglia del Perugia

Una lista affascinante di giocatori riconoscibili a livello internazionale che hanno nobilitato la storia del club

Nella foto LaPresse la tifoseria perugina

 

Il Perugia è una di quelle squadre di calcio partita con lo status di provincia, per poi diventare grande e nota al pubblico mainstream attraverso le vittorie e gli atleti che hanno vestito la maglia bianco rossa del Grifone.

Gli eroi dell’imbattibilità, un Pallone d’Oro, sette campioni del mondo, sia del 1982 che del 2006, un campione d’Europa del 2021, un vincitore della Confederations Cup, nove vincitori della Coppa dei Campioni/Champions League, sei vincitori della Coppa Intercontinentale/Mondiale per Club.

Basterebbe questo breve, ma intenso, stralcio di palmares per descrivere quanti calciatori di primissimo livello del panorama nazionale ed internazionale hanno vestito la maglia biancorossa del Perugia.

Partiamo dal giocatore a cui è dedicato lo Stadio del Perugia, lo sfortunato e amatissimo Renato Curi.
Curi è stato il fulcro del gioco del Perugia di Ilario Castagner, il Perugia che sale per la prima volta nella sua storia in Serie A nel giugno del 1975. Il leggendario calciatore biancorosso verrà a mancare con la maglia del Grifo addosso durante una partita di campionato contro la Juventus, e resterà per sempre nella mente e nella storia dei club.  

Nella lista dei giocatori iconici che hanno vestito la maglia del Perugia c’è poi al calciatore che dà il titolo al premio per il miglior cannoniere della Serie BKT: Paolo Rossi, detto “Pablito”, nomignolo che viene declinato dal famoso giornalista veneto Giorgio Lago.

Rossi gioca a Perugia solo una stagione, nel 1979-1980, 36 presenze e 14 gol, ma tanto gli basta per entrare nella storia biancorossa. Nel 1982 sarà Campione del Mondo a Madrid e Pallone d’Oro, nel 1985 vincerà la Coppa dei Campioni. 

Il passaggio successivo è, inevitabilmente, per gli Imbattibili. I ragazzi che nella stagione 1978-1979 conclusero il Campionato di Serie A, primi nella storia della competizione, senza sconfitte. Una formazione che a Perugia è una filastrocca che si impara in culla: Malizia, Nappi, Ceccarini, Frosio, Della Martira, Dal Fiume, Bagni, Butti, Casarsa, Vannini, Speggiorin. Allenatore il mitico Ilario Castagner.

Tra di loro meritano una citazione particolare lo sfortunato Franco Vannini, il “cervello” della squadra, 128 partite e 29 reti in biancorosso. Costretto a chiudere anzitempo la carriera, a soli 32 anni, dopo un gravissimo infortunio alla seconda giornata di ritorno proprio dell’anno dell’Imbattibilità.   

Poi il capitano del Perugia dei MiracoliPierluigi Frosio scomparso lo scorso febbraio, 323 partite in biancorosso la maggior parte delle quali con la fascia bianca al braccio.

Parlando di capitani e di imprese non possiamo tralasciare la parabola di Giovanni Tedesco, al Perugia dal 1998 al 2004, gli anni d’oro dell’era Gaucci. Per lui 154 partite e 8 gol in biancorosso conditi dal trionfo di Wolfsburg quando, con la fascia da capitano al braccio, segnò uno dei due gol della vittoria ed alzò al cielo il trofeo. 

Passiamo poi ad un altro celebre calciatore che ha giocato nel Perugia: Marco Materazzi, al Grifo dal 1995 al 2001, 106 presenze e 22 gol, 12 solo nella stagione 2000-2001, record assoluto per un difensore. Dopo l’esperienza in Umbria il popolare Matrix è protagonista assoluto del Mondiale 2006, segna anche il gol nella finale Italia-Francia, e dell’incredibile impresa dell’Inter del 2010, Scudetto, Champions League e Mondiale per Club. Sempre restando agli eroi di Berlino 2006 non possiamo dimenticare Fabio Grosso, l’uomo del rigore che regala la Coppa all’Italia.

Da Perugia è passato anche il campiona d’Europa Leonardo Spinazzola. L’amatissimo Spina è nato in Provincia di Perugia, a Foligno, ha mosso i primi passi da calciatori in società satelliti del club perugino e vi ha giocato un’intera stagione, da titolare, nel 2015-2016, anno in cui peraltro Bisoli lo configura come esterno, prima di spiccare il volo verso Atalanta, Juventus, Roma e ovviamente la Nazionale di Roberto Mancini.

Altrettanto intenso il rapporto tra Perugia e José Marcelo Ferreira, detto Zé Maria brasiliano di Oeiras ma ormai perugino di adozione. Stesso discorso per Fabrizio Ravanelli, 129 partite e 50 reti con il Grifo tra 1986 ed il 1989 e nel 2004-2005. La storia dei calciatori che hanno vestito la maglia del Perugia non trascura il ruolo di estremo difensore. In questa lista infatti figurano Andrea Mazzantini e Sebastiano Rossi, titolare dal 1994 al 2016 del record di imbattibilità della Serie A.

A fine anni ’90 il Perugia assunse anche un tono internazionale dopo il tesseramento di Hidetoshi Nakata, l’icona assoluta del calcio giapponese al Perugia per due intensi anni dal 1998 al 2000 fu anche l’uomo copertina del videogioco Fifa ’99 nella versione giapponese. Walter Alfredo Novellino, il popolare Monzon che da Perugia passa al Milan diventando protagonista assoluto della Prima Stella del Milan, e a proposito di rossoneri ancora Max Allegri tra gli ex storici del Perugia.

In chiusura, impossibile non citare Milan Rapaic, e Giovanni Pagliari, o il veterano dei direttori sportivi Walter Sabatini, il tecnico Eusebio Di Francesco e i più attuali Gianluca Mancini e Matteo Politano.

 

 

 

 

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