Focus su Genoa vs Cosenza

Ambizioni opposte per il medesimo risultato, occhi puntati sul posticipo della 28a giornata

 

L’intenso tour de force proposto dal Calendario alle protagoniste della Serie B 2022-2023, tre turni nell’arco di dieci giorni, si chiude al Luigi Ferraris dove, nel match del Monday Night della 28° giornata, si sfideranno il Genoa di Gilardino ed il Cosenza di Viali.

Una sfida che, inevitabilmente, nasce sotto il segno di Gigi Marulla, il bomber di Stilo scomparso nel 2015 a soli 52 anni.

Marulla, a cui è intitolato lo Stadio di Cosenza, Marulla che ha svolto la gran parte della sua carriera con le maglie delle due squadre in campo, 330 presenze e 89 reti con la divisa dei Lupi della Sila, 100 presenze e 23 reti con quella del Grifone, Marulla che, ancora oggi, viene citato con affetto nei cori delle due tifoserie.

Ma la sfida di Marassi, è, ovviamente, soprattutto una sfida fondamentale per il percorso stagionale dei due club. Club con obiettivi diametralmente opposti.

L’immediato ritorno in Serie A per il Genoa, secondo in classifica con 47 punti all’attivo frutto di 13 vittorie, 9 pareggi e 5 sconfitte; il mantenimento della categoria per il Cosenza, 19° in graduatoria con 26 punti determinati da 6 vittorie, 8 pareggi e 13 sconfitte.

Dati netti ma che vanno letti in controluce in considerazione di due elementi.

Il primo, la sfida tra i due tecnici, entrambe esordienti in Serie B e che si affrontano per la prima volta nella loro carriera. Il secondo, il ruolino di marcia recente delle due formazioni.

La sfida tra Alberto Gilardino e William Viali è una sfida che si combatterà, essenzialmente, nella ricerca del comando del gioco.

Si perché, a dispetto della grande differenza in classifica, tutte e due le formazioni amano prendere in mano il pallino del gioco, limitando quello altrui con pressing alto ed intensità, oltre ad una costante ricerca dell’ampiezza del campo.

Diversi dati certificano questo stato di cose a partire dai rispettivi moduli di gioco.

Il Genoa di Gilardino (2,08 di media punti) si basa su difesa a quattro e centrocampo aggressivo e dinamico, centrocampo che varia, a due o tre interpreti, a seconda delle situazioni tattiche.

La versatilità dei calciatori a disposizione di Gilardino, da Badelj a Frendrup, da Strootman a Sturaro, passando per i più votati alla fase offensiva come Jagiello e Aramu, garantisce diverse soluzioni di gioco.

Soluzioni in grado di incidere tanto sulla produzione offensiva, il Grifone vanta la miglior percentuale di tiri nello specchio del campionato, il 48%, tanto su quella difensiva, con solo 19 reti al passivo, quella ligure è la seconda difesa meno battuta della Serie B.  

Una difesa, peraltro, capace di tenere la porta inviolata nelle ultime sei partite casalinghe, di concedere solo 248 tiri verso la propria porta (9,18 di media a partita), il dato in assoluto più basso della cadetteria, una difesa capace di costruire tantissimo dal basso.

Non è un caso se Dragusin, il difensore goleador e Bani sono il secondo ed il terzo calciatore del torneo ad aver effettuato più passaggi, rispettivamente 1443 e 1336. Classifica nella quale il Genoa è primo in assoluto con 12742 movimenti di palla di cui il 79% riusciti.  

 

Il Cosenza di Viali (0,94 la sua media punti), di contro, è costretto dalla condizione di classifica a variare sovente il proprio modulo per adattarlo alla specifica sfida.

Nella otto partite giocate nel 2023, in due soli casi, ha riproposto lo stesso schema della settimana precedente svariando dal 4-4-2, messo in mostra con la Reggina, al 4-3-1-2, evidenziato nella vittoria con il Parma, passando per il 4-3-3 e la difesa a tre che, però, non ha dato i risultati attesi. 

Una varietà di soluzioni che ha permesso al Cosenza di racimolare 9 dei 27 punti totali raccolti e due delle sei vittorie complessive. In particolare, quella dell’ultimo turno nel Derby con la Reggina.

In quel contesto, con la doppietta di Nasti, al 90’ e al 92’, il Cosenza ha evidenziato la principale caratteristica positiva di questa stagione, quella di segnare spesso nei minuti finali. Una caratteristica peraltro specifica proprio del giovanissimo Nasti che ha segnato tutti i sui gol da subentrato e dal 90’ minuto in avanti.      

I Lupi, infatti, hanno segnato il 39% delle proprie reti, 9 su 23, nell’ultimo quarto d’ora di gioco. La percentuale più alta di tutto il torneo. Un dato che si scontra con quello dei genoani che, invece, sono il club che ha subito meno gol in assoluto negli ultimi 15 minuti di gioco. Il miglior dato assoluto è proprio del Genoa con 12 reti dal 75 ai minuti di recupero.

Segnaliamo, infine, una curiosità storica, Genoa e Cosenza in Serie B si sono affrontate 19 volte, 9 a Marassi. In casa del Genoa il bilancio è nettamente a favore del Grifone con 8 vittorie ed 1 solo pari, l’ultima sfida esattamente venti anni fa, il 7 giugno del 2003.

 

 

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