Sono gli sgoccioli di una sfida che vuol dire tanto in ottica salvezza per entrambe le squadre. Ascoli e Juve Stabia si sfidano al Del Duca in un match di Serie BKT 2019 – 2020, senza sapere che pochi giorni dopo il campionato sarebbe stato sospeso a causa di una pandemia globale.
L’Ascoli allenato da un Roberto Stellone subentrato pochissimi giorni prima in panchina, riesce ad intravedere 3 punti pesantissimi grazie al secondo vantaggio acquisito solo all’82’ con un gol di Ninkovic (imbeccato da un’azione clamorosa di Brlek entrato in campo solo qualche secondo prima). Ai marchigiani per trasformare la speranza in un fatto concreto basterebbe difendere il risultato dall’ultimo assalto dei campani allenati da Fabio Caserta (oggi allenatore del Cosenza).
Alimenta ancora di più l’attrazione verso il fascino misterioso che si cela attorno al calcio, leggere col senno del poi le formazioni delle due squadre. Impossibile non essere travolti dalla sensazione di incredulità nel vedere due squadre con diversi nomi di qualità in rosa, battagliare per una salvezza che tra l’latro per la non arriverà Juve Stabia, mentre sarà acciuffata solo nel finale di campionato per l’Ascoli.
L’ultima azione della sfida è un calcio piazzato defilato a sinistra ma non troppo lontano dall’area di rigore dell’Ascoli. La soluzione più intuibile è un cross diretto verso la mischia formatasi in area in cui si va ad aggiungere alla disperata anche Ivan Provedel, il portiere dei campani. Sul pallone si presenta uno che la qualità di calcio non la deve chiedere di certo in prestito, ovvero Giacomo Calò (oggi al Cosenza).
La palla è calciata bene, il pallone scende con una traiettoria a campanile in una zona affollatissima. La sfera è indirizzata verso l’area piccola, sembrerebbe alla portata di Nicola Leali ma il portiere ascolano viene anticipato proprio dal collega di reparto opposto: è Ivan Provedel a metterci la testa in mischia e pareggiare una sfida folle. Subito dopo che la palla finisce in rete l’arbitro fischia la fine e Provedel viene letteralmente assalito dai suoi compagni di squadra, euforici per quanto accaduto.
Tra i più palpitanti c’è Francesco Di Mariano che se la ride e stringerà in un lungo abbraccio il suo portiere. Al suo fianco c’è un ragazzo che dimostra la sua incredulità guardandosi attorno con le mani tra i capelli: si tratta dello “squalo” Francesco Forte (anche lui oggi al Cosenza e che qualche anno dopo vestirà proprio la maglia dell’Ascoli).
In quella Juve Stabia c’era anche l’esperienza di Izco e il carisma di Roberto Vitiello (oggi viceallenatore del Leicester), oltre ai giovani promettenti Alessandro Mallamo e Luigi Canotto (ennesimo di quella squadra oggi al Cosenza).
In campo dalla parte opposto in quell’Ascoli impossibile non citare Gianluca Scamacca che brillò in quella stagione con 9 reti, lasciando un ricordo molto positivo nelle Marche.
Poco più di 3 anni dopo Provedel è tornato a mostrare le sue doti da attaccante vero anche in Champions League con la Lazio, con un gol sempre al 95’ contro l’Atletico Madrid nella competizione più ambita al mondo. Subito dopo tutti i media nazionali hanno ricordato l’impresa precedentemente realizzata al Del Duca in Serie BKT, un campionato spettacolare e abituato a coltivare le radici del talento.