Come gioca la Ternana di mister Lucarelli

Il cambio di mentalità e la trasformazione dell’assetto tattico stanno regalando qualità e compattezza

Foto La Presse

 

Una piazza che ha visto e assaporato nella sua storia un calcio ad alta quota necessitava di una simile iniezione di adrenalina. Terni e la Ternana sono una l’orgoglio dell’altra, segno tangibile di un’appartenenza che ha accompagnato la storia dei ternani, da sempre immersa totalmente nelle emozioni riscontrabili nel calcio.

Alla seconda stagione consecutiva in Serie BKT sempre con Cristiano Lucarelli in panchina, la musica sta recitando uno spartito decisamente più gradevole.

Cos’è cambiato nella Ternana 

Dopo nove giornate di campionato, la prima volta con la Ternana capolista, è come se la squadra umbra avesse già vestito due abiti differenti e vissuto due campionati opposti. Dopo un inizio balbettante, la Ternana è riuscita a anelare 5 vittorie consecutive (una striscia iniziata con la gara complicata contro il Parma e allungata non casualmente con la vittoria nel derby contro il Perugia).

I cambiamenti di alcuni interpreti, fattispecie naturale dopo una sessione estiva di calciomercato, non esauriscono totalmente la spiegazione all’ottenimento di questa solidità costruita in poche settimane. I motivi della metamorfosi risiedono nel cambiamento di mentalità e di strategia che Cristiano Lucarelli ha deciso di trasferire in campo e nelle menti dei suoi ragazzi.

Si parte anche da lontano per carpire l’idea tattica a monte del gioco della Ternana e dal nuovo sistema di gioco, ricerca e processo partiti già nelle battute finali del 2021-2022 quando Lucarelli decise di passare a un 3-5-2 giocato con più attenzione e spirito reattivo. L’allenatore, professionista intelligente e che lavora con scrupolosità sull’analisi delle situazioni e dei dettagli, in corso d’opera ha compreso come l’atteggiamento arrembante della cavalcata in Serie C non fosse replicabile in un contesto più cinico e pronto a punire le disattenzioni.

Pur non volendo snaturare il proprio credo, il mister ha ritenuto opportuno intervenire per modificare e conseguentemente migliorare. Il 4-3-2-1 attuale va apprezzato e soprattutto analizzato per i principi sui quali si basa.

La Ternana di questa stagione 

La grande novità della trasformazione della Ternana la si può intendere nella capacità di aver cambiato il proprio modo di interpretare ogni singola partita.

Il calcio degli umbri ora è decisamente più verticale, meno deputato a consolidare il possesso bensì orientato a utilizzarlo con strumento per invadere (non a caso la percentuale media per partita di possesso palla è scesa al 45,1%).

Lucarelli chiede giocate tecniche in velocità, sfruttando le caratteristiche dei propri calciatori che indirizzano l’identità della squadra. Non mancano opzioni per questa squadra, che ha trovato nel fortunato asse formato da Antonio Palumbo e Anthony Partipilo bellezza, incisività, qualità ed efficacia.

L’avanzamento di qualche metro dell’ex Sampdoria gli ha permesso di poter duettare continuamente con l’estroso pugliese, componendo una trequarti che abbina estro, imprevedibilità e lettura delle situazioni. Peculiarità dei due che si fondono in un prodotto in grado di disorientare gli avversari. Non è un caso che sia questa la miglior offensiva della Serie BKT, con tre assist di Palumbo per Partipilo (primato condiviso con Cheddira e Antenucci del Bari).

La potenza della Ternana 2022-2023 è accompagnata da grande solidità, tanto mentale quanto tattica: anche in questo caso la conferma arriva dai dati, che parlano di una compagine in grado di vincere cinque delle 6 partite in cui è passata in vantaggio, pareggiandone una e, dunque, non perdendo mai quando va avanti per prima (compiendo anche una rimonta complessa contro il Benevento dopo essere andata in svantaggio di due gol).

Tutti sono coinvolti in questo percorso di restyling tattico, dove la capacità di sfruttare tutta la lunghezza della rosa è un fattore determinante, non a caso Lucarelli ha impiegato finora 28 giocatori anche per far fronte a diversi infortuni.

Il cambio di paradigma di Lucarelli non è assolutamente da dare per scontato, specialmente se si considerano le sue dichiarazioni sulla trasformazione dell’assetto delle Fere: “Se poi mi chiedete se apprezzi o meno ciò, io sono per un altro tipo di calcio, però a volte bisogna fare di necessità virtù. […] Mi sto sforzando di riuscire a capirlo, se vogliamo essere protagonisti non possiamo andare con la macchina da Formula 1 a fare il Rally”.

La grande prova e la dimostrazione che la Ternana non è in testa alla classifica solo grazie ad un periodo over performante, sta nella sorprendente rimonta contro il Benevento di Fabio Cannavaro, superato per 3-2 dopo un primo tempo di sofferenza, terminato con uno svantaggio di due gol che sembrava complicato da ribaltare.

La Ternana dopo circa un quarto di campionato e una frazione iniziale passata a trovare il giusto assetto gomme, è diventata una vettura ideale per competere in Formula 1.

 

 

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