Dopo il grande successo del primo appuntamento tenutosi lo scorso anno, nella seconda edizione di “Tutti insieme per il Calcio Integrato” il calcio ha mostrato ancora una volta il suo lato più autentico e umano. Sul prato dell’Orogel Stadium - Dino Manuzzi, non c’erano solo palloni da rincorrere, ma mani da stringere, sguardi da incrociare e sorrisi da condividere.
È stata una giornata nella quale l’inclusione ha trovato spazio concreto, sotto forma di attività fisica, divertimento e nuove amicizie. Un momento speciale, che ha ricordato a tutti quanto lo sport, e il calcio in particolare, possano essere uno strumento dalle infinite potenzialità per costruire relazioni vere e durature.
“Per un Calcio Integrato” è molto più di un’iniziativa sportiva: è un vero e proprio programma educativo e sociale ideato dal Cesena FC e supportato con forza ed entusiasmo dal Gruppo Amadori, da tre stagioni main partner del progetto, per favorire l’autonomia, la consapevolezza e l’autostima di giovani con disabilità intellettive o motorie. Attraverso l’attività sportiva, svolta ogni settimana con il supporto di uno staff tecnico formato e attento alle dinamiche relazionali, il progetto mira a costruire una realtà più accogliente, in cui ogni ragazza e ogni ragazzo coinvolto possa sentirsi parte di un gruppo.
Nel corso dell’evento “Tutti insieme per il Calcio Integrato”, svoltosi quest’oggi sul prato dell’Orogel Stadium - Dino Manuzzi, le ragazze ed i ragazzi facenti parte del programma di inclusione sociale del Cavalluccio sono stati gli assoluti protagonisti. Dopo essere stati divisi in gruppi misti, hanno affrontato una serie di attività dinamiche come esercitazioni tecniche, giochi a squadre e minipartite, tutte guidate dallo staff del programma “Per un Calcio Integrato” e arricchite dalla presenza coinvolgente di una folta delegazione della prima squadra del Cavalluccio, guidata da mister Michele Mignani.
A rendere ancora più viva l’atmosfera ci ha pensato lo speaker ufficiale, che ha coinvolto i protagonisti accompagnando con entusiasmo il tifo delle famiglie, dei colleghi e degli amici presenti in Tribuna. A bordo campo e sugli spalti anche i vertici delle realtà coinvolte: il Direttore Generale del Cesena FC Corrado Di Taranto, l’Amministratore Delegato di Gruppo Amadori Denis Amadori, insieme alle istituzioni locali, tra cui il Vicesindaco e Assessore allo Sport Christian Castorri e l’Assessora ai Servizi per le persone e le famiglie Carmelina Labruzzo a testimoniare il sostegno e la vicinanza al progetto del Comune di Cesena.
Al termine delle attività in campo, spazio alla premiazione finale nel corso della quale, oltre alla medaglia per ciascun partecipante, sono state consegnate a quattro giovani protagonisti altrettante maglie della prima squadra per i seguenti riconoscimenti: il premio fair play, il premio miglior sorriso, il premio per la migliore collaborazione e, infine, quello per il miglior abbraccio. Le maglie sono state autografate e distribuite direttamente dagli stessi calciatori presenti all’evento per ribadire che, in giornate come questa, vince chi dà il meglio di sé con il cuore.
“Siamo felici di avere rinnovato questo appuntamento - ha commentato Denis Amadori, AD del Gruppo - che è il simbolo dei valori profondi che condividiamo con il Cesena FC. Al Club ci unisce il comune amore per lo sport, lo stare insieme, l’impegno e la vicinanza al territorio ed alla comunità di cui facciamo parte. La partnership con il Cesena è per noi molto di più di un’operazione di marketing e questa serata lo ha dimostrato, promuovendo lo sport come strumento di integrazione ed inclusione, sia per i ragazzi che si sono divertiti sul campo, così come per le famiglie che hanno tifato dagli spalti.”
“Siamo entusiasti di aver potuto organizzare nuovamente un evento che già lo scorso anno si è rivelato un grande momento di gioia e divertimento all’insegna dell’inclusione. Con il Gruppo Amadori - ha aggiunto Corrado Di Taranto, DG del Cesena FC - condividiamo valori e ideali sinceri e profondi, come dimostra l’organizzazione di questo appuntamento. Si tratta della testimonianza concreta di ciò che il calcio può rappresentare anche oltre il terreno di gioco: un linguaggio universale capace di abbattere barriere e costruire relazioni e siamo felici di perseguire questa strada con un partner importante come Gruppo Amadori al nostro fianco.”