Cosa vedere e mangiare a Perugia

Durante una stagione di Serie B la trasferta a Perugia è immancabile

Nella foto uno scorcio di Piazza IV Novembre a Perugia

 

Intra Tupino e l’acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo, fertile costa d’alto monte pende, onde Perugia sente freddo e caldo da Porta Sole; e di rietro le piange per grave giogo Nocera con Gualdo”.  Sono i versi del Canto XI del Paradiso della Divina Commedia di Dante Alighieri con Perugia protagonista.

Capoluogo che nasce come comune “solo” nel 1139 ma di cui si hanno segni certi già nel 200 a.c. L’antica “Perusia”, infatti, era una delle dodici città Stato della Lega Etrusca. Origine che gli abitanti della città rivendicano con grande forza e fierezza.

Ed è proprio da Porta Sole e dalla Mura Etrusche che parte il viaggio alla ricerca dei principali luoghi da vedere a Perugia, considerando ovviamente, cosa mangiare nel capoluogo umbro.

Cosa vedere a Perugia

Cittadina graziosa nel cuore d’Italia e davvero unica per la sua architettura e le testimonianze etrusche e romane totalmente integrate ancora oggi nell’urbanistica della città.

Non mancheranno tappe memorabili soprattutto nella parte alta di Perugia. Dalla cima della città, praticamente dal Belvedere, è possibile vedere un panorama irresistibile costellato da colline e dal verde. Una vista capace di riconciliare chiunque con la natura e la bellezza paesaggistica tipica del Belpaese.

Ecco allora cosa visitare a Perugia durante una trasferta di Serie BKT.

Arco Etrusco

Situato in Piazza Fortebraccio, è stato costruito nel III secolo a.c.
Il suo vero nome è Arco di Augusto, perché ristrutturato dai romani, ed è una delle sette porte di accesso alla città. Sicuramente quella conservata meglio.

Porta Sole

Sempre parlando di porte di accesso alla città, non si può evitare un passaggio alla Porta Sole citata da Dante Alighieri, peraltro nome dell’omonimo quartiere del centro storico. È situata a poco più di 200 metri dall’Arco Etrusco e una volta raggiunta regala un panorama mozzafiato, probabilmente il più bello della città.

Piazza IV Novembre

Ancora pochi metri, 600 per l’esattezza, ma attenzione a non sottovalutarli come fatica perché Perugia ha molte scale e saliscendi, e vi troverete in Piazza IV Novembre da dove vi si aprirà un mondo fatto dagli assoluti capolavori dell’architettura italiana.  La Fontana Maggiore, costruita tra il 1275 ed il 1278 che è poi il monumento simbolo della città.

A distanza di pochi metri c’è la Chiesa di San Lorenzo, il Duomo di Perugia, disegnata da Fra Bevignate e costruita in più tappe tra il 1345 ed il 1490. Attaccata al Duomo la bellissima Loggia di Braccio mentre, di fronte si spalanca alla vista il Palazzo dei Priori con la suggestiva scalinata sovrastata dalle statue bronzee di Grifo e Leone, i simboli di Perugia. Scalinata che conduce alla sontuosa Sala dei Notari, luogo che ospita tra i più importanti eventi della città.

Tra Corso Vannucci e Piazza Italia

Per arrivarci sicuramente avrete fatto una passeggiata su Corso Vannucci, la via principale della città che collega la piazza della Fontana Maggiore con Piazza Italia.

In Piazza Italia ci sono, oltre alla bellissima struttura risorgimentale, due luoghi assolutamente da vedere: la Rocca Paolina ed il Giardino Carducci. La Rocca è una fortezza rinascimentale completata nel 1543 e rappresentazione del giogo temporale del Papato su Perugia. Almeno fino all’Unità di Italia.
Il Giardino, situato ai piedi dello storico Hotel Brufani, schiude la vista al terrazzo da dove si gode un panorama unico.

Inoltre, passare per Perugia e non dare almeno uno sguardo ad una delle più antiche Università del mondo sarebbe come un sacrilegio. Fondata nel 1308 ha la sede attuale in Palazzo Gallenga Stuart, a pochi passi dall’Arco Etrusco. Un ideale completamento del percorso.

Cosa mangiare a Perugia

“Forse farò un favore al lettore dicendogli come dovrà trascorrere una settimana a Perugia. La sua prima cura sarà di non aver fretta”, sottolineava lo scrittore inglese Henry James, riferendosi alla tranquillità con la quale i perugini affrontano il quotidiano a partire dalla preparazione di una grande varietà di piatti legati alla tradizione che la verde Umbria metta a disposizione.

Torta al Testo

Si tratta di un antichissimo prodotto della panetteria umbra. Nasce come pane povero, in quanto privo del “costoso” lievito. Il "testo", da cui trae il nome, era un laterizio usato come piano di cottura nella civiltà contadina.

Gli ingredienti sono acqua, farina, bicarbonato e sale. La torta al testo viene mangiata “assoluta” o farcita con i classici prodotti della salumeria locale come capocollo, prosciutto, salsiccia e porchetta.

Umbricelli

Primo piatto tipico della cucina perugina, una pasta di acqua, farina e sale molto spessa e dalla forma tozza. In alcune zone della città, e nei dintorni della provincia, sono noti anche come Pici o Umbrichelli. Possono essere conditi in vari modi ma i principali sono essenzialmente due: al sugo di pomodoro o al tartufo.  

Torcolo di San Costanzo

È il dolce tradizionale di Perugia ed è cotto, il 29 gennaio, in onore di San Costanzo uno dei tre patroni della Città.

Si tratta di una ciambella, con uvetta e pinoli, frutto della tradizione povera. San Costanzo, il primo vescovo della città, ne faceva cucinare a centinaia dalle congregazioni cittadine per poi distribuirle ai poveri. Tradizione che, ancora oggi, fornai e pasticceri del Rione Monteluce tramandano alle generazioni più giovani.

Quasi impossibile invece citare tutte le specialità dei secondi piatti della tradizione perugina. Tanta carne cucinata allo spiedo o alla griglia, così come impossibile non provare ricette con il tartufo, un vero must della città.

 Una tappa da fare assolutamente in questa stagione di Serie B, da far culminare con la visita al Renato Curi, stadio storico per il calcio italiano, di cui un pezzo è custodita nel Museo adiacente all’impianto sportivo dove è gelosamente custodita parte della tradizione del Grifone.

 

 

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