Cagliari – Bari, la finale: occhi puntati su questi giocatori

In sfide bloccate o quando la posta in palio è altissima, ci sono giocatori che possono fare la differenze, in questa finale ce ne sono diversi

Nella foto LaPresse un estratto di Cagliari-Bari di regular season

 

La finale playoff di Serie BKT tra Bari e Cagliari si prospetta ricca di entusiasmo e tensione ma anche, e soprattutto, di spunti tecnici e tattici per due squadre che hanno dimostrato di essere tra le più forti di tutta la griglia.

In una sfida giocata su andata e ritorno i dettagli contano tantissimo ma a fare la differenza saranno, come spesso accade in questi frangenti, quei calciatori che nei playoff dimostrano di avere una marcia in più rispetto agli altri. Le rose di Bari e Cagliari sono ricche di giocatori importanti candidati a prendersi la palma di uomo decisivo di questo ultimo atto.

Per quanto riguarda il fronte biancorosso il potenziale uomo copertina è senza dubbio Walid Cheddira. Il nativo di Loreto, in una stagione da ricordare culminata con la partecipazione al grande Mondiale del Marocco, ha messo a segno 17 reti in regular season trascinando il Bari al terzo posto. La sua forza nelle gambe e la sua rapidità potrebbero essere un rebus di difficile risoluzione per il Cagliari che nella sfida d’andata all’Unipol Domus cadde proprio per un gol di “Ualino”. Dopo una parte finale di stagione in calo, la magica rete del Ferraris all’ultima col Genoa ha riacceso Cheddira che pur non segnando è stato tra i più attivi nel doppio confronto col Sudtirol.

Al netto dei problemi fisici che hanno contraddistinto le ultime settimane, l’altro uomo chiave del Bari e potenzialmente decisivo è Folorunsho. “The Mask”, potente e tecnico, incisivo e duttile, è una costante spina nel fianco di tutte le difese ormai da diverse stagioni. Le sue doti in campo aperto e la sua capacità nel tiro da fuori lo rendono uno dei migliori interpreti del ruolo di tutta la Serie BKT ed il suo pieno recupero sarebbe una notizia importantissima per i biancorossi che potrebbero contare sulle sue qualità espresse al 100%.

A supporto dei due uomini chiave ci sono gli altri che hanno contribuito a questa fantastica stagione della truppa di Mignani. Caprile tra i pali ha conquistato la Nazionale Under 21 a suon di parate, Di Cesare è il leader gladiatore che non si arrende mai, Maiello e Maita i motorini e gli uomini d’ordine in mediana ed infine Antenucci ed Esposito il giusto mix tra esperienza e classe che Mignani, dall’arrivo del giovane attaccante scuola Inter, ha saputo sapientemente utilizzare ed alternare.

Occhio sulla fascia ad un incontenibile Dorval, e a Benedetti a partita in corso, proprio come nel caso della semifinale di ritorno contro gli altoatesini.

A fronteggiare il Bari ci sarà il Cagliari di Claudio Ranieri che ripone gran parte delle proprie speranze in Gianluca Lapadula. Vincitore del Pablito, l’italo-peruviano ha già messo il timbro per ben tre volte in questi playoff confermando la sua attitudine con la fase post-season. Giunto a quota 24 reti stagionali, le sue qualità realizzative sono solamente la magnifica punta di un iceberg fatto di sacrificio e rincorsa, di pressing a tutto campo e battaglia coi difensori. Lapadula è l’attaccante completo per eccellenza e dai suoi piedi passa gran parte della speranza sarda.

Altro gladiatore dai piedi educati è Naithan Nandez, duttilissimo ed a tratti imprendibile. Potrebbe essere lui uno degli uomini potenzialmente decisivi per questo doppio confronto. L’uruguagio ha sposato la causa sarda facendola sua e promettendo a sé stesso ed ai tifosi di riportare la squadra in Serie A, rifiutando molte offerte provenienti dalle massime serie dei top campionati europei. Nandez, pochi tiri in stagione (solo 23) ed una marea di duelli fronteggiati (ben 418), è a quota 6 assist, diversi di questi proprio per i piedi o la testa di Lapadula per una coppia che si è affiatata col passare dei minuti (le azioni che hanno scatenato la rimonta contro il Parma portano il loro zampino prima che di Luvumbo).

A proposito, Ranieri può anche contare sullo stato di forma di Luvumbo che ha completamente ribaltato le sorti dei rossoblù. L’eclettico e rapidissimo classe 2002 gioca sulle ali dell’entusiasmo e anche nella sfida di ritorno al Tardini col Parma, seppur sprecone sotto porta, ha dato tanti grattacapi alla squadra di Pecchia. Mancosu, non al top fisicamente, è l’uomo di classe pronto a sbrogliare situazioni complesse così come Viola, tornato in auge nelle ultime settimane. Menzione per Radunovic che ha tenuto la porta inviolata in 14 occasioni in campionato e nella gara del Tardini decisiva per il passaggio del turno rossoblù.

L’atto finale tra Bari e Cagliari ha tanti modi per poter essere risolto. I calciatori di qualità non mancano, quelli di personalità nemmeno e dunque si prospetta una doppia sfida dal tasso tecnico elevatissimo. Una finale da seguire con attenzione che decreterà l’ultima promossa in Serie A e che sarà l’ennesimo spot di grande calcio per la Serie BKT.

 

 

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